Sono stati a lungo corteggiati ma si sono sfilati: “Non ci interessa fare da stampella a maggioranze raccogliticce”.
Lo ribadisce in un’intervista al “Tempo” il segretario dell’Udc, Lorenzo Cesa, che smentisce qualsiasi accordo per sostenere Conte. Non è stata “mai ventilata l’ipotesi di un’uscita dal centrodestra”, puntualizza al termine del vertice del centro destra, al quale ha partecipato ieri, per analizzare gli sviluppi quotidiani della crisi di governo.
“Nella nostra identità democratico-cristiana dialoghiamo e diciamo la nostra. Abbiamo sempre sostenuto che un progetto fatto così – dichiara Cesa – con maggioranze raccogliticce, con la caccia all’ultimo voto, non è utile al Paese. Non ci interessa fare la stampella. Questo lo abbiamo detto alle personalità estranee dalla politica, autorevoli e appartenenti a vari mondi, che ci hanno chiamato, confrontandoci sul quadro politico drammatico che si è venuto a creare”.
Da Palazzo Chigi, assicura, non gli è arrivata nessuna telefonata e nemmeno da Clemente Mastella, che pure si è speso per trovare una via d’uscita all’impasse che si è aperto con l’uscita di Iv dalla maggioranza. A questo punto, prosegue, é “difficile prevedere”, come Conte potrà arrivare a dama.
“Si è generata una crisi al buio per irresponsabilità dei suoi protagonisti che getta l’Italia in una palude. Sara molto arduo ricomporre le cose e per questo eventualità di andare alle elezioni non è così remota come si vuol credere. Ma noi non le temiamo”
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