In effetti, viste le capriole di gran parte del Parlamento, in questa legislatura sono pochi quelli che possono rinfacciare qualcosa a qualcuno.
Ci sono alleati che si detestavano e operazioni di ‘trasformismo’ (se le vogliamo chiamare così) delle quali chi oggi accusa i ‘costruttori’ è stato protagonista in passato in contesti diversi.
Nessuno dimentica le storie di De Gregorio, Razzi e Scilipoti.
Dura replica di Sandra Lonardo, nel suo intervento in Aula al Senato, a Giorgia Meloni, che ieri rivolgendosi al presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, aveva affermato “voliamo alto: con la Mastella Airlines”. “Ieri, con fare plateale, ha parlato con disprezzo di una linea aerea della famiglia Mastella. Voglio ricordare -ha affermato la senatrice- che l’onorevole Meloni utilizzò il confortevole aereo Scilipoti per conservare il suo posticino di ministro nel governo Berlusconi”.
“Incredibile dimenticanza per una donna senza macchia che fece il ministro grazie a Scilipoti. Perché non fece l’eroina dicendo no ai voti che arrivavano dall’altra parte, perché non si è vergognata di volare con la linea aerea Scilipoti? Ma ci faccia piacere, per dirla alla Totò, una doppiezza e un livore totalmente immorali”.
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