Sarebbe un bel sogno dopo tanta frammentazione e, soprattutto, il ripudio della parola sinistra: “Sì, serve un nuovo contenitore per la sinistra. Bisogna costruire una forza di sinistra in grado di rimettere insieme ciò che si è diviso”.
Lo ha detto Massimo D’Alema in un’intervista a Rainews in occasione del centenario della nascita del Pci in cui l’ex-premier ripercorre ricordi personali e l’impegno politico.
Ma anche i limiti di quell’esperienza ed insieme un’eredità che forse andava difesa meglio. “Il limite del Pci fu costituito dal fatto che il legame con l’Unione Sovietica fu un impedimento ad esercitare un ruolo di governo” che già negli Settanta stava maturando ma, in un mondo diviso dalla Guerra Fredda, quel legame “precludeva la possibilità di diventare una forza di governo”.
Mentre sull’eredità, D’Alema dice che “forse avremmo dovuto ragionare di più su cosa si doveva conservare, Innanzitutto una serietà della politica che si è molto consumata nel corso degli anni e poi che la politica l’arte del possibile” ma per esserlo “ha bisogno di un orizzonte di speranza, di futuro che non sarà la fuoriuscita dal capitalismo ma l’idea di una società più giusta deve sorreggere l’impegno quotidiano altrimenti la politica diventa una pratica senz’anima che non serve a niente”.
L'auspicio di D'Alema: "C'è bisogno di una nuova forza unita della sinistra"
L'ex premier: "Serve un nuovo contenitore, bisogna costruire una forza di sinistra in grado di rimettere insieme ciò che si è diviso".
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21 Gennaio 2021 - 18.34
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