Si era già intuito che il Presidente della Liguria e leader di ‘Cambiamo’ Giovanni Toti non condivide la linea dura di Salvini e Meloni delle elezioni subito, ma preme invece per un governo di unità nazionale. Non un Conte Ter, ovvio, perché le regole interne della destra sono chiare, ma un governo di ‘salute pubblica’ sembra essere la soluzione che lo convince di più, come ribadito da Toti stesso ad Agorà: “Un governo di salute pubblica vuol dire un appello per tutte le forze politiche, coinvolgere anche la Lega o chi ci vorrà stare, poi chi non ci vuole starci legittimamente se ne tirerà fuori ma io ritengo che i miei alleati ci debbano stare. Vuol dire ministri di altro profilo con un profilo anche tecnico, sociale, economico, vuol dire un governo di salute pubblica per le sfide che abbiamo davanti”.
Io – prosegue Toti – col presidente Conte non ho nessuna ruggine, ho lavorato con lui al ponte di Genova, non ho pregiudiziali e deciderà Mattarella. Io dico che non può essere l’allargamento di questa maggioranza o la riedizione di questo governo”.
Argomenti: giuseppe conte