Questa mattina al Colle sono salite le delegazioni dei Gruppi parlamentari, in una giornata che si annuncia cruciale per gli sviluppi della crisi di governo. E gli ultimi colloqui del mattino e del pomeriggio saranno sicuramente i più attesi. I primi ad incontrare il presidente della Repubblica Sergio Mattarella è stato il Gruppo delle Autonomie, successivamente i Gruppi Misti dei due rami del Parlamento, le componenti di Azione, Più Europa e Radicali italiani. Quindi l’incontro con i rappresentanti del neonato Gruppo Europeisti-Maie-Cd del Senato. Nel pomeriggio, si riparte con Leu, Italia Viva e il Pd.
Il Gruppo delle Autonomie del Senato è pronto a sostenere “una formazione di governo fortemente europeista” con “una preferenza per un eventuale Conte ter, perchè abbiamo fatto una buona esperienza con il presidente Conte. Pensiamo che sia un punto di equilibrio tra tutti i partiti che formano questo governo e se cade questo punto di equilibrio è difficile avere una stabilità di governo”. Lo ha affermato la capogruppo, Julia Unterberger, al termine dell’incontro al Quirinale con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “Il Paese -ha aggiunto- in questo momento non ha bisogno di una crisi come questa, si deve fare presto per garantire stabilità, si deve trovare una formazione politica, non un governo tecnico”. Il vicecapogruppo, Albert Laniece, ha invece chiesto di “prevedere un maggior equilibrio della rappresentanza territoriale nel prossimo elenco dei ministri del futuro governo” e un impegno per i temi della montagna e per continuare i lavori nei tavoli aperti sulla Val d’Aosta.
Gruppo Misto del Senato “Con convinzione abbiamo dato l’indicazione del presidente Conte. Riteniamo indispensabile e necessario costruire intorno a Conte e rinforzare la maggioranza, allargarla su contenuti chiari, non solo per le emergenze ma anche per portare a compimento il Recovery fund”. Lo ha detto la senatrice di Leu Loredana De Petris, presidente del Gruppo Misto di Palazzo Madama, uscendo dal Quirinale dopo le consultazioni. “Per noi la soluzione è attorno a Conte, allargando la maggioranza che è basata su un asse politico molto stabile con Pd, 5 Stelle e Leu”, ha aggiunto, spiegando che “l’asse Pd-M5s-Leu è l’asse attorno al quale continuare a lavorare per ricostruire la maggioranza e allargarla”.
Quanto a Renzi “abbiamo dato un giudizio molto duro, la crisi è stata grave e irresponsabile nei confronti del Paese. Noi abbiamo sempre detto in questi giorni di non esserci mai sottratti al confronto sui contenuti, fin qui non ne abbiamo visto”. “Il nostro giudizio su Renzi resta critico, questo non vale per molti parlamentari di Italia viva che in questi mesi hanno lavorato con noi -ha aggiunto la presidente del Misto del Senato, di Leu-. Il lavoro che dobbiamo fare adesso è costruire una maggioranza stabile per avere un confronto ma non alla mercè di posizioni che delle volte non erano ben chiare e comprensibili. Un allargamento della maggioranza che possa permettere di non essere dipendenti da questi non strettamente correlate all’azione di governo”.
Misto-Radicali-+Europa “Non sosterremo un tentativo di proporre un governo con l’attuale presidente del Consiglio, perché se è vero che serve una svolta, un rilancio, non possiamo sostenere la semplice continuità del presiedente del Consiglio”. Lo ha affermato Emma Bonino, dopo l’incontro al Quirinale della delegazione di Più Europa-Azione e Radicali italiani con il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella. “A maggior ragione -ha aggiunto- dopo il tentativo di dare vita a suo sostegno in modo piuttosto contraddittorio e disordinato di un Gruppo parlamentare senza alcuna coerenza politica, che utilizza come mero schermo il richiamo all’europeismo. Azione e Più Europa sono impegnate nella costruzione di un progetto inclusivo aperto a rappresentanze di forze riformatrici, profondamente europeiste”. “Quindi abbiamo manifestato al Presidente Mattarella con chiarezza che non siamo disponibili a nessun tipo di continuità che ha già dimostrato tutta la sua debolezza, per non dire peggio, ma siamo disponibili a discutere di contenuti con un nuovo eventuale nuovo presidente incaricato, che abbia un autorevole profilo europeista e riformatore in grado di raccogliere una maggioranza più ampia di quella attuale, coinvolgendo -ha concluso Bonino- le forze che al Parlamento europeo sostengono il lavoro della Commissione europea guidata da Ursula von der Leyen”. “Per noi è indispensabile una svolta nell’attività governativa, nella gestione del piano vaccinazioni, sulla questione dei fondi europei che rischiamo di perdere. Non crediamo ci si possa affidare alla mera continuità dell’esistente”.
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