Non un comizietto come Renzi ma una dichiarazione piena di bile tuonando contro i ‘voltagabbana’ a nome di una coalizione che, quando stava al governo, è passata alle cronache politiche e a quelle giudiziarie per il ‘mercato’ che condusse alcuni parlamentari del centro-sinistra ad appoggiare Berlusconi e che, nel caso di De Gregorio, fruttò anche un pagamento di due milioni di euro.
Oltre a questo ancora una volta i nostri estremisti di destra e la ininfluente pattuglia di centristi e liberali, si presentano come ‘maggioranza’ degli italiani, ovviamente in modo del tutto arbitrario.
E cosa hanno detto?
“Abbiamo espresso preoccupazione per qusto governo incapace: serve soluzione rapida. Abbiamo riproposto al Presidente la richiesta di elezioni. Quindi un governo con programma coeso e maggioranza solida. Piena disponibilità a collaborare su provvedimenti utili a italiani. No all’appoggio di questa maggioranza”.
Così il leader della Lega, Matteo Salvini, al termine delle consultazioni al Quirinale.
“Al Presidente della Repubblica è stata quindi confermata la nostra richiesta di valutare l’ipotesi di scioglimento delle Camere e del ricorso ad elezioni. Il centrodestra auspica che sia così offerta agli italiani la possibilità di dare vita in breve tempo ad un governo coeso con un programma comune condiviso dagli elettori e con una maggioranza forte per affrontare in tempi brevi i gravi problemi della nazione”.
Pronti a votare Recovery e ristori
Anche nel caso dello scioglimento delle Camere, “il centrodestra ha confermato al Presidente della Repubblica piena disponibilità a collaborare per tutti i provvedimenti necessari a salvaguardare gli interessi degli italiani – come peraltro fatto fino ad oggi e in modo spesso decisivo – a partire da un efficace utilizzo dei fondi del Recovery, dal piano vaccini fino ai ristori e ai rimborsi per famiglie e imprese”.
Piccolo problema: dietro l’unità di facciata la destra è divisa. E infatti ogni componente farà valutazioni autonome nei prossimi giorni
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