Cabras (M5s): "Renzi conta il 2% e deve essere trattato come tale, altrimenti non ci sto"

Il deputato sardo è stato ripreso perché ha presentato un'interrogazione sul viaggio del padre-padrone di Italia Viva in Arabia Saudita

Pino Cabras
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31 Gennaio 2021 - 10.28


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Tra i grillini non tutti hanno preso bene l’apertura a Renzi. Non solo perché i ‘capi’ si sono rimangiati per l’ennesima volta quello che hanno detto, ma soprattutto perché un manipolo di parlamentari capeggiati dal senatore di Rignano
 “I nostri non hanno coraggio e non avendocelo non se lo possono dare”.

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Parole del deputato sardo Pino Cabras, 53 anni (a lungo animatore del sito Megachip), vicepresidente della commissione Affari Esteri.
Il riferimento è al passo indietro rispetto al “mai più Renzi” del M5S.

Due giorni fa Cabras ha anche presentato una interrogazione al governo per far luce sul viaggio di Matteo Renzi in Arabia Saudita, “sono stato subissato di chiamate, anche Alessandro Di Battista mi ha mandato degli sms di incoraggiamento”.

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Invece il gruppo dirigente dei 5 Stelle non ha gradito la sua mossa, considerata avventuriera in un momento di mediazione.

Insomma comunque per lei il M5S ha sbagliato a riaprire a Renzi. “Io a differenza di Vito Crimi e Luigi Di Maio non ho mai urlato ai quattro venti “mai con Renzi”, questi avverbi non mi piacciono. Invece ho detto che si può tornare a trattare con lui, certo, ma se si inginocchia sui ceci…”.
“Renzi col suo partitino ha il 2 per cento e quindi deve essere trattato come un signore che ha il 2 per cento. Non dobbiamo metterci soggezione: è un politico debolissimo, con nessun consenso, che si è scisso dal Pd per fare un partito senza nessun radicamento. Invece già si parla su quel che siamo disposti a cedere. Se quindi alla fine della fiera si fa un accordo europeista classico bene, allora ciao e grazie, non ci sto”, aggiunge Cabras.

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