A gennaio UmbriaLeft aveva rivelato: "Renzi e Draghi si stanno incontrando a città della Pieve"

La testata umbra aveva raccontato un retroscena: "In corso una specie di consultazione “non autorizzata” in una casa di Città della Pieve nella quale c’è un  gran via vai di politici". Tra cui Renzi

Renzi e Draghi
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6 Febbraio 2021 - 15.43


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Ora che Draghi è il presidente incaricato e che Renzi ha tirato la corda fino all’ultimo facendo cadere il governo Conte un articolo pubblicato da UmbriaLeft.it a inizio gennaio sembra molto più che una profezia.
Anzi: sembra una delle chiavi di lettura dell’attuale crisi politica.


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Era il 3 gennaio e la testata della sinistra umbra diretta da Alberto Giovagnoni raccontava qualcosa che era sfuggito ai più.
“Per chi lavora Renzi?  – scriveva UmbriaLeft.it – E’una domanda che si sono posti in tanti. Ora sembra che il bandolo della matassa si stia cominciando a sciogliere. Dicono che sia in corso una specie di consultazione “non autorizzata” in una casa di Città della Pieve. Una bellissima casa nella quale c’è da un po’ di tempo, un  gran via vai di Politici ed esponenti di partito.
La casa sarebbe quella di Mario Draghi della quale, in queste ultime settimane, l’ex Presidente del Consiglio, sì quello che abita a Rignano, sarebbe il più assiduo frequentatore. Ora non sappiamo cosa stia accadendo lì dentro, ma siamo sicuri degli incontri, perché quella è gente conosciuta e non  può sfuggire agli occhi di chi vive da quelle parti. E questa è gente che non si incontra “per caso”.
E poi la cosa ritorna. Un ex leader ormai finito è l’elemento giusto per accollarsi la responsabilità di una crisi di Governo, in un momento del genere.  Se è così,  per la serie “la campana fa di do, tu me dai e io te do” ,gli sarà stato promesso qualcosa di appetitoso. Ma una mossa del genere può nascondere anche delle insidie fino a generare spiacevoli sorprese. Un certo Bertinotti, dicono, fece cadere Prodi per avere un Governo di sinistra a guida D’Alema e si ritrovò con un Governo con molta destra  a guida D’Alema. Su una sola cosa non aveva sbagliato : su “Baffino”.  Un esecutivo “Tutti (o quasi) dentro” è dunque alle porte? Non ho elementi per esprimere certezze, ma certo che la voglia è tanta!
Questo l’articolo scritto a inizio gennaio dalla testat Umbra. Quello che è accaduto lo sappiamo tutti. Sul resto le interpretazioni sono libere

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