Fa un po’ impressione vederli a recitare il ruolo della vittima. La prima è perché il loro leader, Renzi, non è mai andato per il sottile e quando anni orsono ebbe il momento di celebrità con la campagna della ‘rottamazione’ della classe politica (a proposito del populismo che ora dice di non apprezzare) molte persone si sentirono offese dalle sue parole.
Poi perché è abbastanza evidente che se uno che è stato il segretario del Pd (dove c’è una comunità vagamente più sensibile rispetto a quelli delle adunate della destra) va in Arabia Saudita a fare una marchetta politica a un principe i cui uomini di fiducia hanno ucciso e poi fatto a pezzi un oppositore qualche reazione se la deve aspettare.
E ora che dicono i ‘renziani’ che sembrano soldatini allineati e coperti al capo?
La senatrice di Italia Viva difende il suo capo politico Matteo Renzi e annuncia l’appoggio (già sicuro) a Mario Draghi: ”Abbiamo lavorato perché amiamo il nostro Paese e abbiamo rinunciato a qualsiasi posto di governo. Con il Governo Draghi si apre una nuova pagina politica, quella della competenza, dove si possono mettere insieme le migliori risorse italiane”.
”Siamo provati e prima di tutto Matteo, per l’odio e il fango buttato su di lui e su ognuno di noi. Ma fare politica richiede coraggio e passione! Noi ci abbiamo creduto e finalmente l’Italia con il Presidente Draghi potrà diventare un faro per tutti i Paesi dell’Unione Europea”, conclude.
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