Come dire? Per giustificare una svolta che è dettata solo dal mero calcolo (come da padano anti-meridionalista a uomo del tricolore) si devono arrampicare sugli specchi e dire cose che non stanno né in cielo né in terra.
“La linea di Mario Draghi quando era presidente della Bce è stata a favore del nostro Paese. È entrato spesso in contrasto con la Germania e con i cosiddetti paesi frugali. È una figura di alto profilo che potrà fare gli interessi dell’Italia in questo momento di crisi senza precedenti”.
Così l’europarlamentare della Lega Susanna Ceccardi.
Il sostegno della Lega al governo Draghi, ha precisato Ceccardi, “non è una giravolta perché non è vero che noi siamo anti-europeisti. Anzi siamo fermamente europeisti se si intende l’Europa delle radici giudaico-cristiane e di certi valori e principi. Una cosa è l’Unione Europea, che con le sue storture burocratiche noi proviamo a correggere, ed una cosa è l’Europa con i suoi popoli e le sue tradizioni. Le nostre posizioni non sono affatto come le vogliono descrivere, anche in politica estera”.
“Io sono membro della commissione Esteri e della delegazione Usa e Israele, e ho sempre sposato con convinzione una linea atlantista – ha aggiunto Ceccardi – Per quanto riguarda il Governo, il partito è compatto sulle scelte di Matteo Salvini e anche la nostra base ha compreso che questa scelta è fatta per l’interesse dell’Italia e non per avere qualche voto in più nell’immediato”.
