Draghi e Zingaretti mettono un argine a Salvini: "Progressività fiscale e niente condoni"

Il segretario del Pd dopo l'incontro con il premier incaricato: "Non possiamo che confermare la nostra fiducia"

Draghi e la delegazione del Pd
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9 Febbraio 2021 - 15.41


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Tra i democratici gli imbarazzi non mancano nel dover stare in un governo a presenza leghista. Ma cercano di marcare i punti: “Posso dire che siamo veramente molto soddisfatti del contributo, dei contenuti e delle linee guida alle quali il professore sta lavorando”.
 Lo dice il segretario del Pd, Nicola Zingaretti, dopo l’incontro della delegazione dem con Mario Draghi.
Crediamo che i contenuti e la visione chiara” come quella che si va componendo “sia garanzia di serietà, stabilità, forza a autorevolezza della sfida governativa”. E quindi, “non possiamo che confermare la nostra fiducia al tentativo” del premier incaricato.
Bene “le riforme a cominciare da quella fiscale su pilastri indicati con grande chiarezza che sono quelli di progressività fiscale, il rifiuto di nuove tasse, il rifiuto della cultura dei condoni e un’attenzione della futura riforma fiscale sulla fiscalità lavoro”.
Quindi attenzione al lavoro “inteso come investimenti e insieme l’idea del lavoro come attenzione alla vita delle persone di fronte al rischio concreto di licenziamenti. Creare lavoro e insieme al centro il diritto delle persone in una stagione di crisi. Importante impegno per le imprese, i giovani che sono una risorsa del futuro e le donne che sono state particolarmente colpite dalla crisi”.

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