Un incontro interlocutorio di circa mezz’ora ieri a Montecitorio tra Matteo Salvini e Nicola Zingaretti, come ha confermato il leader della Lega all’uscita della Camera.
“Incontro tutti i segretari di maggioranza. Abbiamo parlato di lavoro, del blocco dei licenziamenti, prevenire è meglio che curare – ha spiegato -. Devo sentire anche i Cinquestelle, Forza Italia, Renzi, perché dobbiamo lavorare insieme”.
Salvini: “Presto parleremo con le parti sociali” – I segretari di dem e Lega hanno avuto un colloquio al termine di un giornata molto tesa, segnata dalla bufera sulla chiusura in extremis degli impianti sciistici, in un vertice che doveva restare segreto: “Bisognerà parlare con le parti sociali”, ha detto.
I vertici tra i leader di partito potrebbero diventare la camera di compensazione della larghissima maggioranza, dicono da più fonti. L’incontro Pd-Lega sembra sia stato un primo tentativo di questa nuova linea: è andato bene e testimonia, dicono i leghisti, la volontà di stare in questa maggioranza con spirito collaborativo.
Intanto Draghi lavora tutto il giorno a Palazzo Chigi, dove sono stati visti entrare il ministro per l’Innovazione tecnologica Vittorio Colao e il capo della polizia Franco Gabrielli.
Mentre nella maggioranza sale la tensione per il dibattito sulle misure anti-Covid, da Palazzo Chigi trapela la notizia che la decisione di chiudere gli impianti era stata concordata dal premier con il ministro della Salute Roberto Speranza.
Restano i nodi del ruolo di Domenico Arcuri e della composizione del Cts, bersaglio di Forza Italia e Lega, ma da Palazzo Chigi non arriva nessuna indiscrezione in merito.