Zingaretti calma le acque: "Fiducia a Draghi, l'Italia è in buone mani"

Il segretario del Pd: "Il campo democratico tra noi, M5s e LeU rappresenta il punto di appoggio più solido e credibile per l’esperienza di direzione del Paese"

Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti
Il segretario del Pd, Nicola Zingaretti
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

17 Febbraio 2021 - 08.33


ATF AMP

Sicuro del sostegno a Mario Draghi e consapevole della contrapposizione alternativa alla lega, il Pd si prepara a votare la fiducia al nuovo premier.

Top Right AMP

Il segretario del Partito Democratico Nicola Zingaretti spiega i punti di forza dell’esecutivo che andrà a formarsi: “L’Italia è in buone mani. Il governo Draghi rappresenta una grande scommessa. Il Pd lo sosterrà con impegno e lealtà; con i suoi contenuti programmatici e con i suoi ideali e valori. Draghi è una grande personalità italiana, europea e internazionale. È rispettato nel mondo politico, così come è riconosciuto dalle grandi forze economiche e imprenditoriali di tutto il mondo. È stato messo a disposizione della Repubblica dal Presidente Mattarella. Che per questo va ringraziato”.

″È stata la risposta, e poi la soluzione, di una crisi improvvisa, non giustificata e che poteva con ogni probabilità trasformarsi in una drammatica avventura. L’esito positivo è stato possibile, vorrei ribadirlo senza alcun compiacimento o presunzione, grazie al sostegno dell’insieme delle forze che hanno sostenuto il precedente governo”, aggiunge.

Dynamic 1 AMP

“L’aver mantenuto l’asse unitario tra il Pd i 5 Stelle e LeU, che fino all’ultimo ha tentato di dare basi più ampie e solide al Conte II (già forte della fiducia nei due rami del Parlamento) ha permesso con più facilità, convinzione e naturalezza di portare attorno a Draghi l’insieme del campo democratico. Questa unità rappresenta il punto di appoggio più solido e credibile per l’esperienza di direzione del Paese, appena avviata. Ha impedito che essa scivolasse verso la destra o forme di sovranismo e populismo che in ventiquattro ore hanno preteso di trasformarsi in un inedito slancio europeista. È vero che tutto ciò che si muove in direzione positiva in politica va raccolto e preso sul serio. Ma solo il tempo potrà dimostrare la credibilità e la sincerità di una così improvvisa conversione”, sottolinea.

“E poi lo stesso Pd, in un quadro di divisione, sarebbe rimasto isolato e alla fine inerme. Privo di quel patrimonio politico e di alleanze che esso stesso ha contribuito a costruire nel corso di un anno e mezzo di governo che, pur tra qualche ritardo ed errore, ha dato all’Italia risultati positivi. Collocandola saldamente sui binari europei. Affrontando la pandemia con la scienza e non con i pregiudizi. Ricucendo le ferite sociali ed economiche aperte nelle parti della società più colpite dalla crisi. Conquistando le risorse necessarie grazie al Recovery Fund, per riaprire una speranza di crescita, con un nuovo modello di sviluppo ecologico e digitale”, sottolinea Zingaretti.

Secondo il segretario dem, “siamo protagonisti e in campo, forse proprio per questo veniamo così attaccati. Qualcuno spera che si aprano lotte fratricide e risorgano antichi vizi. La pacatezza, la serietà e la sobrietà vengono scambiati per mancanza di forza. Ma la forza è una dimensione densa e duratura che si dispiega nel tempo e porta frutti concreti. Se essa viene bruciata nel lampo di una singola azione eclatante, in verità dimostra di essere disperata e vuota, piuttosto che in grado di fare le cose che servono, passo dopo passo”.

Dynamic 1 AMP

 

FloorAD AMP
Exit mobile version