Alla lunga la linea dura porterà grane al M5s. Ma non sembra essere la preoccupazione del capo politico Vito Crimi, che ha deciso di optare per il pugno di ferro: “Come già avvenuto al Senato, anche i portavoce (nel linguaggio sui generis del M5s, i ‘portavoce’ sono i deputati) del MoVimento 5 Stelle che nel voto di fiducia alla Camera si sono espressi diversamente dal gruppo parlamentare verranno espulsi”.
“Quello sulla fiducia – sottolinea – non è un voto come tanti altri. Stabilisce gli equilibri all’interno del Parlamento, determinando i posizionamenti fra maggioranza e opposizione. Chi non ha votato la fiducia a questo governo si è automaticamente collocato all’opposizione, dunque all’opposizione del MoVimento che ha deciso di sostenerlo, ed era perfettamente consapevole delle conseguenze delle proprie scelte”.
“Chi – aggiunge Crimi – in questi due giorni non ha votato la fiducia ha contribuito, involontariamente o volontariamente, non importa, al tentativo di frantumare il gruppo, quella forza collettiva che ci ha portati fin qui. Ha deciso di mettere davanti a tutto le proprie posizioni, imponendo la propria coscienza individuale su quella collettiva, in un voto che di coscienza aveva poco e che rappresentava solo l’avvio, o il non avvio, di un governo”.
Crimi fa strage di grillini ribelli: anche i deputati che hanno votato no espulsi dal M5s
la linea dura di Crimi: "Chi in questi due giorni non ha votato la fiducia ha contribuito, involontariamente o volontariamente, non importa, al tentativo di frantumare il gruppo"
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19 Febbraio 2021 - 11.44
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