Locatelli (Css) avverte i riduzionisti: "La variante inglese diventerà prevalente e contagia il 39% in più"

Il presidente dell'Istituto Superiore di Sanità: " Credo che agire in maniera selettiva possa essere una strategia, anche perché non esiste solo la variante inglese ma anche quella sudafricana e brasiliana".

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21 Febbraio 2021 - 15.41


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Speriamo che l’impasse sia superata: il presidente dell’Istituto Superiore di Sanità, Franco Locatelli, sottolinea che il vero limite alle vaccinazioni in questa fase riguarda le dosi di vaccino a disposizione delle autorità. 
“Il limitante di questa fase – ha detto Locatelli, intervistato da Lucia Annunziata a Mezz’Ora in più su Rai3 – non è nostro, ma è stato il numero di dosi a disposizione: ne abbiamo avute 4.700.00, mentre 1.700.000 è atteso nel prossimo mese. Tra febbraio e marzo AstraZeneca dovrebbe fornirci 2.500.000 dosi, ma questo dato non è un problema che riguarda solo l’Italia”.
Quanto alla collocazione italiana in Europa sulle vaccinazioni Locatelli ha spiegato che “tra numero di dosi e persone vaccinate come prima dose siamo il secondo paese in Europa, se si considera la seconda siamo il primo” .
Locatelli, durante l’intervista ha anche segnalato l’elevata efficacia del vaccino AstraZeneca.
La variante inglese
“Che la variante inglese diventi nella prossima settimana prevalente nel paese è largamente prevedibile”, ha aggiunto Franco Locatelli.
“L’indice di trasmissibilità è del 39% superiore e questo è un dato di questa settimana. Fortunatamente al momento il riverbero sul numero dei contagi è stato limitato, non abbiamo avuto un’esplosione di nuovi casi. Credo che andare ad agire in maniera selettiva sulle aree possa essere una strategia, anche perché non esiste solo la variante inglese ma anche per quella sudafricana e brasiliana”.
L’invito di Locatelli è a farsi trovare pronti quando arriverà in numero più consistente le dosi. “Per fine marzo l’Italia dovrebbe ricevere, da inizio campagna vaccinale, 13 milioni di dosi”.

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