La situazione Covid precipita ma Salvini minimizza: "Non serve chiudere tutto"

"Lavoriamo e stringiamo i denti a marzo, per arrivare finalmente alla rinascita dopo Pasqua", conclude il leader della Lega che chiede più controlli ma meno restrizioni

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10 Marzo 2021 - 16.22


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Dopo aver caldeggiato riaperture sconsiderate, aver parteggiato per le piste da sci e i ristoranti aperti a qualunque orario, ora che la terza ondata di Covid sta montando e la situazione è pronta a precipitare, Salvini tiene di tenere il piede in due scarpe: “Come ormai sostengono molti medici, il Cts ed il sottosegretario Sileri, servono interventi mirati ed efficaci, che mettano in sicurezza i cittadini delle zone più a rischio, senza però chiudere tutto in tutta Italia. Nei week end non servono più chiusure, servono più controlli”.
Per Salvini occorre “l’avvio di una produzione nazionale di vaccini in Italia, acquisto e produzione di vaccini all’estero, rimborsi immediati per coloro che aspettano da mesi, pace fiscale e taglio di 50 milioni di cartelle esattoriali”.
“Lavoriamo e stringiamo i denti a marzo, per arrivare finalmente alla rinascita dopo Pasqua”, conclude il leader della Lega.

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