Salvini approfitta del caos sui vaccini per attaccare la Ue: "A Bruxelles non funziona niente"

Il leader della Lega: " A Bruxelles qualcuno dovrebbe essere licenziato. Non è possibile che nessuno paghi le conseguenze di un errore così clamoroso che riguarda la salute di 500 mln di persone"

Matteo Salvini
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16 Marzo 2021 - 15.43


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La situazione vaccini in Europa è senza dubbio molto complicata. E il caos è terreno fertile per attaccare senza offrire soluzioni, o meglio offrendo sempre le solite: minacce, parole roboanti e discorsi infuocati. Insomma, il pane quotidiano di Matteo Salvini che anche oggi, ospite a Radio Crc, ha lanciato strali contro Bruxelles: “Mi fido dei medici, come mi fido del pilota quando prendo l’aereo. Di conseguenza sui vaccini occorre fidarsi di quello che dice la comunità scientifica. A me non interessa se il vaccino arriva dalla Russia o dalla Scandinavia o dall’India ma che gli italiani possano tornare e vivere. La cosa che non torna, è che l’Ema, con tutto il casino che sta succedendo su AstraZeneca, si riunisce giovedì per dare una risposta ‘urgente’. Quindi quando io e la Lega diciamo che a Bruxelles qualcosa non funziona, non è per sovranismo o nazionalismo, ma perché ci sono dei tempi che non corrispondo alle emergenze. A Bruxelles qualcuno dovrebbe essere licenziato. Non è possibile che nessuno paghi le conseguenze di un errore così clamoroso che riguarda la salute di 500 mln di persone”.
“Alla comunità scientifica sui vaccini noi chiediamo risposte chiare. Ci dicano se Sputnik funziona o meno. A Bruxelles, la richiesta di autorizzazione del vaccino russo è ferma da tempo. A me la geopolitica non interessa, non stiamo qui a fare Stati Uniti contro Russia, Rocky Balboa contro Ivan Drago. Se un farmaco funziona e salva le vite, lo si usi subito”. Lo ha detto il segretario della Lega, Matteo Salvini, ospite a Radio Crc.

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