Salvini, l'uomo 'del popolo': "Blocco dei licenziamenti non oltre giugno, si ingessano le imprese"
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Salvini, l'uomo 'del popolo': "Blocco dei licenziamenti non oltre giugno, si ingessano le imprese"

Il Leader della Lega: "Vorrei cambiare due blocchi: quello dei licenziamenti e quello degli sfratti. La scuola a luglio è impossibile in tutta Italia"

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19 Marzo 2021 - 08.52


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Una frecciata al governo di cui lui stesso fa parte su lavoro, scuola e sanità.

Si parte della ricetta salviniana sul lavoro: “Col blocco dei licenziamenti puoi arrivare fino a giugno, ma non c’è lavoro se non c’è impresa e non puoi ingessare le imprese. Un blocco che non mi piace assolutamente e che come Lega stiamo lavorando per cancellare – ha aggiunto – è quello degli sfratti. Li sbloccherei anche domani mattina, tutelando le vittime del Covid, ma non i furbetti”.

Scuola, “aperture a luglio impossibili in tutta Italia” – Salvini ha parlato anche di scuola. “Non si può fare una scelta uniforme. In alcune zone del Paese può essere anche gradevole andare in classe a luglio, come in Trentino, ma nell’altra metà, senza aria condizionata perché c’è stato un ministro che si è occupato dei banchi a rotelle, quindi non puoi dire si va a scuola a luglio in tutta Italia, perché non è possibile”. 

 Vaccini, “a Bruxelles errori evidenti, qualcuno deve pagare” – Il leader della Lega ha criticato aspramente le politiche europee sull’emergenza Covid e sulla gestione dei vaccini. “E’ evidente che qualcosa non ha funzionato a Bruxelles. Sono dubbi che sollevano in tanti, ci sono migliaia di euro in ballo… il no è arrivato dalla Germania a un vaccino inglese… l’Europa sul tema dei vaccini ha fatto tanti di quei disastri che la metà basta”, ha spiegato. “Se qualcuno ha speculato per guadagnare, andremo fino in fondo, ci aspettiamo che qualcuno paghi per gli errori fatti, a Bruxelles hanno sbagliato i contratti, gli appalti, le autorizzazioni”.
Ius soli, “provocazione di Letta a Draghi, governo e Lega” Non è mancata la replica alle parole di Enrico Letta sullo Ius soli. “Ma dimmi te se il nuovo segretario del Pd, in un momento di incertezza vaccinale, con le scuole chiuse e le famiglie che non sanno quale tipo di lavoro avranno tra due mesi, mette come priorità la cittadinanza veloce per gli immigrati. È fuori dal mondo. Mi è sembrata una provocazione nei confronti di Draghi, del governo e della Lega”.

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