Secondo l’assesosra al welfare Letizia Moratti, “non è vero” che le cose non funzionano sul fronte dei vaccini. “Abbiamo vaccinato 1,3 milioni di persone, abbiamo scorte molte ridotte: abbiamo utilizzato il 96% delle scorte di vaccini, siamo andati oltre le scorte che dovrebbero essere tenute. Siamo al 50% degli over 80” ha detto Moratti ospite di Porta a Porta, in onda stasera.
“Non dico che sta andando tutto bene ma io sono arrivata da 72 giorni, ho fatto il piano vaccinale che era necessario, ho chiamato una persona esperta come Guido Bertolaso, ho cambiato il dg del Welfare e insieme al dottore Bertolaso e alla direzione Welfare abbiamo impostato un modello, con la Protezione civile, che sta utilizzando anche il Governo”, afferma.
I centri per le vaccinazioni di massa “partiranno quando sarà possibile” ma i casi come quello di Viggiù, dove è stata vaccinato il 70% della popolazione e c’è stato un crollo dei contagi “dimostrano che questo modello è efficiente, efficace. E’ un modello che funziona. Abbiamo un modello che potrebbe essere esteso ad altre regioni”.
Sebbene i numeri riportati da Moratti siano veritieri, il caos delle vaccinazioni in Lombardia è tutt’altro che inventato: nelle scorse settimane, a causa soprattutto del fallimento del sistema di prenotazioni Aria, sono state centinaia le segnalazioni di ritardi, sms di conferma arrivati per sbaglio, nomi sbagliati, date di nascita invertite e conferme non inviate che hanno portato molte persone a non sapere quando presentarsi per ricevere il vaccino. Ed è solo degli scorsi giorni la notizia che moltissime persone stanno venendo confermate in centri vaccinali molto lontani dalla propria residenza, anche distanze di 100 e oltre km, che rendono difficili gli spostamenti e che portano quindi molti a rinunciare a venire vaccinati.
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