Il leader di Italia Viva dimentica un piccolo particolare: che il processo sull’omicidio Khashoggi è stato fatto in Arabia Saudita ed è stato notoriamente giudicato da tutti un processo farsa, visto che in un paese dove c’è la monarchia assoluta e dove la giustizia (come ogni altra cosa) dipende dalla Casa Reale sarebbe stato impossibile che un giudice condannasse il principe Bin Salman.
E quindi continua ad arrampicarsi sugli specchi dopo che il suo amico (o ex amico) Biden ha scelto – a differenza di Trump – di rendere pubblico alò rapporto dei servizi segreti americani che hanno detto senza mezzi termini quello che è fin troppo ovvio: il principe ereditario Bin Salman è il mandante dell’omicidio del giornalista, ucciso e fatto a pezzi con una sega elettrica nel consolato saudita di Istanbul.
E cosa ha detto?
“L’omicidio Khashoggi è una vicenda molto triste che io ho condannato” e “i processi vengono fatti per questo” ma “gli esecutori, i responsabili, i mandanti, saranno scelti dalle autorità che non sono io”. Parole di Matteo Renzi.
“L’attività parlamentare è compatibile con uno che va a fare iniziative da ex Presidente del Consiglio, da cittadino, da Senatore all’estero. Non vi è nessun conflitto d’interesse. L’unico interesse in conflitto è con qualcuno che vorrebbe che io smettessi di parlare, non tanto dell’Arabia, molti vorrebbero che io smettessi di parlare dell’Italia”, spiega Renzi all’inviata del programma Mediaset.
“Il conflitto di interesse c’è quando tu metti al centro della tua attività qualcosa che non corrisponde all’interesse nazionale”, dice il leader di Iv che poi tra le altre cose spiega: “I cittadini italiani non spendono un centesimo per i miei viaggi. Perché o me li pago io, o vengono pagati dalle associazioni internazionali che organizzano questi convegni. Anzi, quando c’è un ritorno economico perché vai a fare una conferenza all’estero, le tasse io le pago in Italia”.
Su Bin Salman, Renzi ribadisce: “L’amministrazione Biden non ha sanzionato Bin Salman” e “ho chiamato ‘my friend’ una persona che conosco da anni e che è un mio amico”.
“Non sono in alcun tipo di conflitto di interessi, sono molto convinto del fatto che rispetto alla questione del rinascimento arabo, questo è un tema molto interessante, quel convegno si chiamava ‘Neo Renaissance’, ‘With my first reaction shock’ posso abilmente tradurlo. Peraltro, chi mette in discussione queste cose, un giorno volentieri facciamo un bel dibattito su cosa è stato il Rinascimento…”.
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