Nella sua strategia di cavalcare il malcontento il capo della Lega continua il suo pressing (parolaio) per le riaperture dopo Pasqua.
Draghi (come del resto tutti) ha già detto che queste scelte non dipendono da decreti leggi ma dall’andamento della pandemia.
Ossia di fronte a più vaccinazioni e ad un calo dell’indice Rt si riaprirà.
Ma niente fughe in avanti.
Al contrario il capo della Lega continua a raccontare un’altra storia e a far credere che se si dovesse riaprire il merito sarà il suo mentre gli altri sono brutti e cattivi che godono a vedere negozi, bar, impienti sportivi e ristoranti chiusi.
“Stiamo lavorando fianco a fianco” con il presidente del Consiglio Mario Draghi “per offrire agli italiani tre risultati”, afferma il segretario della Lega, Matteo Salvini con un videomessaggio rilanciato via Twitter.
“Le cure, i vaccini e le terapie domiciliari, se serve producendo vaccini anche in Italia – spiega -. I rimborsi economici alle famiglie e alle imprese, veloci ed efficaci, recuperando i mesi persi in passato”.
“E poi, dopo Pasqua, nelle città italiane, con la situazione sanitaria sotto controllo un piano di riaperture, di ritorno alla vita. Salute e lavoro possono, anzi devono camminare insieme”.
Lavoriamo con il presidente Draghi perché dopo Pasqua si riaprano le attività nelle città italiane fuori dall’emergenza. Salute e lavoro devono camminare insieme. pic.twitter.com/lRmkeQbkBm
— Matteo Salvini (@matteosalvinimi) March 28, 2021
Argomenti: covid-19 matteo salvini