Lui non è il leader di un partito che fa parte di un governo di ‘salvezza nazionale’ ma il leader che sta in maggioranza quando si tratta di tutelare i suoi ministri e i temi della destra ma nello stesso tempo cavalca il malcontento contro le restrizioni, dimenticando che è solo grazie alle “odiate” restrizioni che l’epidemia non è diventata uno tsunami. Insomma sta al governo o all’opposizione a seconda di quando gli conviene.
“Salvini cerca il consenso facile. Non è lui che può dire come e quando riaprire. Aprile sarà un mese fondamentale, e molto dipenderà dalla coscienza, dal buon comportamento di ognuno di noi. Dunque Salvini faccia pace con se stesso”.
Lo ha affermato in una nota il segretario del movimento Unione Popolare Cristiana (Upc) Antonio Satta.
“Salvini decida se vuole strade fuori o dentro questo governo. Non ci può essere nella Lega un’anima più dialogante, come quella di Giorgetti, e invece una Lega che vuole ancora stare all’opposizione, come quella di Salvini”, conclude Satta.
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