Un’interrogazione parlamentare presentata dal portavoce di Sinistra Italiana Nicola Fratoianni al presidente del Consiglio dei ministri Draghi e ai ministri dell’Economia e della Salute, Franco e Speranza a proposito della produzione dei vaccini anche in Toscana, precisamente a Siena e provincia.
“Gsk Vaccini, con sede in Toscana, a Siena e Rosia ha un potenziale industriale straordinario nel campo dei vaccini e, nonostante ciò, ad oggi, tale potenziale non viene messo al servizio della lotta contro il Covid-19. Il 16 marzo scorso una delegazione della Rsu Filctem-Cgil della Gsk Vaccini, insieme al segretario generale della Camera del lavoro di Siena ha incontrato il prefetto di Siena per illustrare le potenzialità industriali nel campo dei vaccini che lo stabilimento potrebbe mettere in campo al servizio della lotta contro la pandemia. Vogliamo sapere dal governo se intende aprire subito un tavolo interministeriale affinché si verifichi la possibilità di coinvolgere Gsk nella produzione di vaccini anti-Covid, avendo la stessa, anche a giudizio dei sindacati, tutte le potenzialità per farlo e investendo così in un asset strategico per l’industria italiana del futuro”.
“La delegazione sindacale ha consegnato al prefetto – prosegue l’interrogazione – una relazione sull’azienda dalla quale emerge come Gsk sia completamente esclusa dalla produzione primaria, seppur dotata dei bioreattori necessari alla produzione del bulk, oltre che dalla produzione secondaria in conto terzi del vaccino contro il Covid-19, cioè infialamento, confezionamento e distribuzione; Gsk si presenta tra le big pharma come la numero uno nel ramo dei vaccini, ma in questa pandemia sembra essersi fatta trovare assolutamente impreparata e non all’altezza della sfida. Oggi più che mai è necessaria la volontà politica di favorire accordi industriali tra aziende farmaceutiche utili a sconfiggere il Covid-19 e le sue varianti, cosa che sarà possibile solo con la somministrazione dei vaccini a tutta la popolazione mondiale. L’emergenza sanitaria ancora in corso ha evidenziato come la capacità di produrre vaccini sia considerata strategica”.
“L’aumento della produzione di vaccini anti Covid-19, come si è dimostrato è centrale nel garantire una vaccinazione di massa – conclude Fratoianni – e la realtà di Siena, per storia, capacità delle maestranze e patrimonio tecnologico del sito produttivo, non può essere esclusa. Cedere le licenze per la produzione in conto terzi è una strada da percorrere subito, perché non si può lucrare sulla salute e si ha il dovere di salvare quanto più vite umane possibili”.
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