Lui continua nella sua propaganda: ossia far sembrare che gli altri dicano o confermino le sue idee.
Ma non è così.
Premesso che tutti ma proprio tutto vogliono tornare alla vita normale, ad abbracciarsi e a uscire, la differenza sta tra chi – come la destra – vuole farlo senza che il virus sia stato sconfitto e chi – come Draghi – vuole farlo quando ci potrà essere quella sicurezza che oggi non c’è.
Matteo Salvini respinge al mittente l’accusa di essere poco prudente e non in linea con il Governo, nella sua insistente richiesta di “riaperture” dopo le misure anti Covid varate dall’esecutivo.
In una intervista, il leader leghista ha sostenuto che è vero “l’esatto contrario: siamo d’accordo con Draghi che anche oggi ha detto che programmare, laddove le condizioni sanitarie siano sotto controllo, un ritorno alla vita, allo sport, al lavoro, alla salute sia fondamentale, è quello per cui stiam lavorando”.
“Correre sui vaccini, soprattutto per i più anziani e i più fragili, e mi spiace che alcune regioni italiane, penso alla Toscana, siano ultime da questo punto di vista, e programmare un ritorno alla vita”.
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