Il Pd difende la legge Zan: "Il Senato l'approvi, inaccettabile opporsi"

Mentre la destra cerca di bloccare la legge contro l'omotransfobia, il Partito Democratico vuole andare avanti

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30 Marzo 2021 - 15.27


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Mentre la destra si oppone affinché la legge contro l’omofobia non arrivi all’approvazione in Senato, il Pd e le altre forze politiche vogliono andare avanti e portare al più presto in Aula il provvedimento per una sua approvazione definitiva qualora si raggiungesse la maggioranza dei voti necessari, voti che secondo la senatrice Cirinnà (Pd) ci sono.
“Ci auguriamo che il Senato possa calendarizzare la legge Zan contro l’omofobia, che ci allineerà finalmente a tutte le democrazie occidentali.
È inaccettabile e fuorviante opporsi all’esame bollando la legge uscita dalla Camera come liberticida, promotrice di teorie gender, minacciosa della libertà di opinione.
Il lavoro svolto alla Camera ha consentito di arrivare ad un testo largamente condiviso, che si innesta su una normativa già esistente e collaudata, e permette di contrastare efficacemente ogni discriminazione e violenza basata su sesso, genere, identità di genere, disabilità, senza in alcun modo pregiudicare la libera manifestazione del pensiero, né solleticare teorie strampalate.
C’è da augurarsi pertanto che tutti i gruppi di maggioranza al Senato convengano di esaminare il testo, anche per migliorarlo se serve, senza accampare scuse irricevibili, senza deformazioni della verità, senza benaltrismi”.
Lo afferma in una nota Alfredo Bazoli, capogruppo Pd in commissione Giustizia alla Camera.
Ceccanti (Pd): “Il ddl Zan va approvato, prodotto di un dialogo fra partiti”
“Il testo Zan, che si compone non solo di una parte repressiva ma anche di una preventiva ed educativa, nella versione finale approvata dall’Aula di Montecitorio è stato il prodotto di un dialogo effettivo che ha tenuto pienamente presenti le osservazioni della Commissione Affari Costituzionali e del Comitato per la Legislazione a tutela della libertà di espressione.
Non a caso nel voto finale il testo ottenne il consenso non solo dell’intera maggioranza del Governo Conte 2 ma anche quello di alcuni esponenti dell’allora opposizione che lo valutarono rigorosamente nel merito.
Per queste serie ragioni ci attendiamo che il Senato proceda sollecitamente all’esame e all’approvazione”.
Lo dichiara il deputato Stefano Ceccanti, capogruppo Pd in Commissione Affari Costituzionali e Presidente del Comitato per la Legislazione.

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