Speranza vuole salvare vite e Salvini lo attacca ancora: "Vede solo rosso"

Il capo della Lega continua imperterrito a sognare il modello Bolsonaro e a tuonare contro ogni restrizione Covid

Salvini
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3 Aprile 2021 - 08.23


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Salvini sta fiutando il malcontento degli italiani per le (necessarie) chiusure e sta perdendo il controllo urlando e sbraitando contro norme che salveranno la vita a molte persone.

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Tutto questo mentre è al governo: in questo caso se la prende con Speranza, cominciando fin da subito a delirare.

Ma fin da subito se la prende con chi lo ha attaccato per aver incontrato i più estremisti leader dei paesi europei.

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“Per il Covid, c’è il vaccino. Purtroppo, per la salvinite no. E loro sono ossessionati, non pensano ad altro… Il problema? Non è il Covid, è Salvini”. Ha detto il capo della Lega parlando delle reazioni scatenate, soprattutto a sinistra, dal suo incontro con i premier di Ungheria e Polonia.

“Un atteggiamento del genere denota ignoranza, provincialismo e soprattutto razzismo da parte della sinistra. Ho incontrato i primi ministri di due Paesi amici dell’Italia, con uno scambio commerciale e relazioni culturali ed economiche importantissime. La Polonia è un Paese Nato fondamentale, un argine alle ambizioni russe. Ma non va bene. Se parlo con Israele non va bene, con i polacchi non va bene, con gli Stati Uniti neanche. Mi hanno attaccato anche quando ho incontrato i ministri di San Marino. Sono ignoranti e razzisti”.

“Tutta la sinistra – prosegue – all’attacco di Salvini, c’è chi ci ha descritto come ‘armata delle tenebre’. C’è una campagna di odio politico e personale che in un momento così delicato non aiuta”.

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A Budapest, viene fatto notare a Salvini, c’è andato per costruire la futura destra europea. Perché si stupisce delle reazioni a sinistra?

“Io dico che se lo spirito del Pd è questo, significa che se ne fregano del richiamo del presidente Mattarella.

“Anche gli attacchi sono seccanti, il problema vero è che l’ideologia del ministro Speranza comincia a essere preoccupante”, al quale ha espresso la “più totale e convinta solidarietà per le minacce di morte che ha ricevuto, la vicinanza umana e politica non è in discussione. Detto questo: sulle riaperture mi è sembrato di parlare con una parete. Gli ho detto che l’Italia è lunga, sono 8 mila comuni, che si apre solo dove i contagi e il sistema ospedaliero non sono sotto pressione. Lui mi ha detto che no, ad aprile la scienza non vale. Ma attenzione: dopo il Covid dovremo fronteggiare un’altra emergenza…”.

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“Dopo il Covid – aggiunge il leader della Lega – ci sarà un’altra ondata epidemica, quella psicologica e psichiatrica. Continuano a dirmi che chiusure come quelle che stiamo attraversando stiano creando problemi giganteschi ad adulti e bambini. Che un ministro della Salute lo sottovaluti… Non va bene”.

A Draghi, al quale ha chiesto un incontro, Salvini intende parlare “di ritorno alla vita. Ma l’asse con Draghi è ferreo, lui dice che si riaprirà sulla base della scienza e dei dati medici. E io sono d’accordo. Ma siccome ci sono intere regioni in cui la situazione per fortuna è più tranquilla, aggiungo che il riaprire in questi territori non è un capriccio di Salvini, ma la risposta a un’emergenza economica drammatica. Speranza però continua a dire ‘rosso, rosso, rosso…'”

“Se qualcuno pensa di farmi perdere la pazienza con lo stillicidio delle dichiarazioni, sbaglia di grosso. I miei obiettivi, entrando al governo, erano salute, riapertura e tasse. E questo stiamo facendo. Pensi all’impulso dato dal commissario Figliuolo alle vaccinazioni”, conclude Salvini.

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