Nel corso del suo intervento su Facebook all’incontro online di Vita e Avvenire sui giovani e l’impegno civile, il segretario del Pd Enrico Letta è tornato a parlare dello ius soli, argomento che aveva fatto imbufalire le destre nel momento della sua nomina a segretario: “Il mio è un discorso a tutto campo, sulla necessità di fare una partita politica per la natalità e l’integrazione dei bambini che vengono da fuori, renderli sempre più integrati nel Paese, farne degli italiani a tutto tondo, con la possibilità di recuperare rispetto a questa terrificante prospettiva di inverno demografico che ci aspetta”.
Il segretario del Pd ha anche parlato della sua proposta del voto ai 16enni: “Il beneficio riguarderebbe tante cose, quello del voto, che è piccolo e va giocato anche per le amministrative, ma è anche più largo – ha spiegato – Se si chiede ai 16 e 17enni di porsi nella mentalità di votare gli si dice di prepararsi. Se che è divisivo, perchè si dice che un 16enne non è pronto, ma ci si può preparare”.
Inoltre, Letta ha sollecitato l’approvazione del provvedimento per il voto agli under 25 per il Senato: “Sarebbe un segnale se nei prossimi giorni si andasse a concludere l’iter di una cosa che appare scontata. L’iter è alla fase finale, noi spingiamo perchè si concluda nel mese prossimo. È assurdo che abbiamo una situazione in cui votano tra i 18 e i 25 anni solo alla Camera, il corpo elettorale è sempre più con i capelli bianche e gli effetti sono evidenti”.
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