Open Arms: Salvini sarà processato per il reato di sequestro di persona

“Si dispone il rinvio a giudizio”, ha detto il giudice dell’udienza preliminare Lorenzo Jannelli dopo due ore di camera di consiglio. La palla alla seconda sezione del tribunale di Palermo il 15 settembre.

Matteo Salvini
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17 Aprile 2021 - 08.33


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Salvini cita a sproposito la Costituzione e fa la vittima, magari sperando che la martirizzazione gli consenta di riguadagnare terreno su Giorgia Meloni nel derby dell’estrema destra anti-europea e filo-autoriaria come il loro tifo per le politiche di Polonia e Ungheria testimoniano.

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Ma la sostanza non cambia: Salvini sarà processato. Se colpevole o innocente si vedrà.

La decisione del gup
“Si dispone il rinvio a giudizio”, ha detto il giudice dell’udienza preliminare Lorenzo Jannelli dopo due ore di camera di consiglio. L’ex ministro dell’Interno Matteo Salvini dovrà presentarsi davanti la seconda sezione del tribunale di Palermo il 15 settembre. E’ accusato di sequestro di persona e rifiuto di atti d’ufficio. Per aver bloccato in mezzo al mare, per sei giorni, 147 migranti salvati dall’Ong spagnola Open Arms, nell’agosto 2019. Subito dopo la decisione del giudice, Salvini lancia un messaggio sui suoi profili social: “La difesa della Patria è sacro dovere del cittadino, articolo 52 della Costituzione – scrive – Vado a processo per questo, per aver difeso il mio Paese? Ci vado a testa alta, anche a nome vostro. Prima l’Italia. Sempre”.
Il rinvio a giudizio dell’ex ministro lo chiedevano il procuratore capo Francesco Lo Voi e anche le 23 parti civili che si erano costituite, in aula ci sono i rappresentanti di Open Arms, di Emergency e di varie associazioni, dall’Arci a Legambiente, ai Giuristi Democratici. Parte civile contro Salvini si sono costituiti pure nove migranti che erano a bordo dell’imbarcazione rimasta bloccata al largo di Lampedusa.
L’ex ministro dell’Interno aveva inviato una memoria di 110 pagine al giudice per ribadire la sua difesa: “Seguivo un preciso indirizzo del governo. Prima la redistribuzione dei migranti in Europa, poi gli sbarchi”. Ma la sua ricostruzione è stata bocciata dal gup Jannelli. Il processo si farà. Open Arms twitta: “Felici per tutte le persone che abbiamo tratto in salvo in tutti questi anni”. Le parti civili esultano. L’avvocato Michele Calantropo, in rappresentanza di Arci Sicilia, dice: “Difendere lo stato di diritto è difendere la patria ed i valori dei padri costituenti, questo rinvio a giudizio ne è un esempio”. L’avvocato Giorgio Bisagna, che si è costituito per “Ciss Cooperazione Internazionale Sud Sud” commenta: “Come qualunque imputato Salvini sarà sottoposto ad un giusto processo, atteso che il gup ha escluso che ci fossero motivi che giustificassero il proscioglimento. Il processo farà così piena luce su fatti che politici non sono ma di rilevanza penale”.

L’accusa
“L’ex presidente del Consiglio Conte si è espresso in maniera chiarissima — ha sostenuto in aula il procuratore di Palermo Francesco Lo Voi per contestare la difesa di Salvini  — la concessione del porto sicuro era di competenza esclusiva del ministro dell’Interno. E in consiglio dei ministri non si è mai discusso dei singoli casi”. La procura di Palermo ha messo in campo un pool per sostenere l’accusa contro l’ex ministro: accanto al capo dell’ufficio, la procuratrice aggiunta Marzia Sabella e il sostituto Geri Ferrara.
“Il contratto di governo non parlava affatto di blocco indiscriminato e generalizzato delle navi”, ha aggiunto Lo Voi. E ancora: “L’accusa è sostenibile nei confronti del senatore Salvini. Non lo diciamo noi, ma il Comitato Onu per i diritti umani, che il 29 gennaio ha condannato l’Italia per essere intervenuta in ritardo per soccorrere un’imbarcazione che addirittura non si trovava all’interno delle nostre acque territoriali”. Per la procura, “la questione è tutta amministrativa e non politica. C’è materia da approfondire in un processo”.
La vicenda

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Il caso Open Arms venne sbloccato dall’intervento della Procura di Agrigento che, dopo avere accertato con un ispezione a bordo le gravi condizioni di disagio fisico e psichico dei profughi trattenuti sull’imbarcazione, ne ordinò lo sbarco a Lampedusa. La difesa di Salvini nel corso dell’arringa ha sostenuto che la decisione del senatore, dettata dall’esigenza di tutelare i confini nazionali e che comunque fosse stata presa dall’intero governo. Inoltre, secondo l’avvocato Giulia Bongiorno, difensore del leader della Lega, alla Open Arms era stata offerta la possibilità di attraccare sia a Malta che in Spagna: la Ong avrebbe rifiutato entrambe le opzioni dirigendosi verso Lampedusa. 
 All’udienza preliminare si sono costituite 21 parti civili: oltre a 7 migranti di cui uno minorenne, Asgi (Associazione studi giuridici immigrazione), Arci, Ciss, Legambiente, Giuristi Democratici, Cittadinanza Attiva, Open Arms, Mediterranea, AccoglieRete, Oscar Camps, comandante della nave e Ana Isabel Montes Mier, capo missione Open Arms.

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