Il sottosegretario renziano Ivan Scalfarotto ha parlato a margine della prima assemblea di Italia Viva Milano, illustrando il futuro che vede per il partito per uscire dalle sabbie mobili di un misero 2%.
“Milano è una città speciale, prima della pandemia era modello di vivacità e crescita. E lo è ancora: quando tutto sarà finito dovremo curare delle ferite nei rapporti tra le persone, tra le anime della città, con le periferie”.
In vista delle prossime comunali: “Il progetto di Italia Viva per Milano è quello di un’aggregazione delle forze riformiste. Il nostro compito è creare una casa politica per chi crede nell’europeismo, nella scienza, nel progresso, nelle idee, nel merito, nel lavoro e non nel l’assistenzialismo. Dovrà essere uno sforzo anche generoso. So che Azione vorrebbe correre da sola, ma credo che da qui possa e debba partire il progetto di una forza riformista che aggreghi tutte le componenti, superando i particolarismi che non hanno senso”, continua Scalfarotto.
“Chiunque sarà il candidato di centrodestra io dico che sarà comunque espressione di forze populiste e conservatrici, quindi all’opposto dei nostri valori. Per quanto riguarda le alleanze, posso dire che non capirei quella con i 5 Stelle. Non ci si può alleare con chi ha osteggiato tutto della Milano degli ultimi dieci anni, la Milano delle opere, del progresso”, ha concluso il sottosegretario di Italia Viva.