La spaccatura nel governo è evidente, dopo l’astensione della Lega al Consiglio dei Ministri sul decreto riaperture deciso da Draghi.
Il deputato del Pd Boccia attacca Salvini, che aveva spinto fino all’ultimo per posticipare alle 23 il coprifuoco: “E’ in corso una polemica strumentale da parte di Salvini che continua a fare solo demagogia; è evidente anche ad un bambino che i limiti di orario non saranno mantenuti fino al 31 luglio ma solo fino a quando i territori non saranno in sicurezza sanitaria. Ci sono Regioni che la Lega e Salvini dovrebbero studiare approfonditamente, come il Lazio, che stanno correndo con le vaccinazioni e Regioni, invece, che hanno diverse settimane di ritardo. Quando tutti i sessantenni avranno avuto almeno la prima dose di vaccino somministrata, sarà possibile eliminare tutti i limiti più stringenti, a partire dal coprifuoco. Ma molto dipenderà dalla gestione di ogni singola Regione della campagna di vaccinazione sul territorio”.
Il responsabile Enti locali della Segreteria nazionale prosegue: “Dire apriamo tutto subito eliminando il coprifuoco- aggiunge- è da irresponsabili, soprattutto avendo terapie intensive da Covid-19 e ricoveri in area medica ancora oltre la soglia di allarme. Basta con le polemiche pretestuose; i partiti di maggioranza siano uniti per permettere all’Italia riaperture in sicurezza e irreversibili. Sulla scuola, ad esempio, è necessario avere indicazioni chiare del Cts sulle nuove varianti per capire se il metro di distanza tra i banchi è sufficiente per arginare la variante inglese. Salvini potrebbe rivolgere tutte le sue energie sulle valutazioni scientifiche per mettere in sicurezza le scuole, invece di pensare al coprifuoco; e questo la dice lunga sul senso di responsabilità. L’unità e la leale collaborazione tra le Regioni e il governo va garantita con l’impegno e la responsabilità di tutti”.