Coprifuoco alle 22, il Pd infuriato con la Lega: "Salvini è un irresponsabile"
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Coprifuoco alle 22, il Pd infuriato con la Lega: "Salvini è un irresponsabile"

Coprifuoco fissato alle 22 fino all'1 giugno, dopo maggio però potrebbe essere valutata una delibera per eliminarlo

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22 Aprile 2021 - 09.35


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Dopo il via libera al decreto Covid ieri in un Cdm-lampo (dalle 18.15 alle 18.43) senza modifiche alle linee essenziali già trapelate con la prima bozza è coppiata la tensione nel Governo, con la Lega  che, a partire dalla questione del coprifuoco, non vota “un decreto che continua a imporre chiusure e limitazioni” come ha detto Matteo Salvini, assicurando comunque la fiducia al premier Mario Draghi.
La finestra del dialogo resta aperta sulla possibilità di un ‘tagliando’ al dl a metà maggio, per allentare le misure nel caso che i contagi calino ulteriormente.

Ma Pd, M5s e Leu replicano al Carroccio: “C’è stato stato un susseguirsi di ultimatum che minano l’unità”.

E sull’astensione della Lega in Consiglio dei ministri e la posizione di Matteo Salvini torna il ministro del Pd Orlando:”valuto il fatto in sé, credo sia un atto incomprensibile e irresponsabile in questo momento. Poche ora prima condividi un accordo, poi cominci a sparare su quell’accordo e poi ti astieni”.
Così il ministro del Lavoro e delle Politiche sociali a La7. Si tratta, ha aggiunto, “di una posizione che non è all’altezza di questo momento. Questo continuo alternarsi tra passi avanti e indietro credo non aiuti l’Italia”.

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Oggi – si apprende da fonti della Lega – il segretario Matteo Salvini riunirà in videoconferenza la segreteria politica del suo partito.

Il provvedimento prevede che sarà mantenuto almeno fino al primo giugno il coprifuoco alle 22.
Dopo maggio potrebbe essere valutata, dopo un’ulteriore analisi dei dati epidemiologici, una delibera per eliminarlo o far partire il provvedimento dalle ore 23. Sarà possibile sedersi ai tavoli nei ristoranti al chiuso dal primo giugno.

Il nuovo decreto legge Covid sarà valido dal 26 aprile al 31 luglio.

Scuola – “Dal 26 aprile e fino alla fine dell’anno scolastico si torna in classe anche nelle scuole superiori (secondarie di secondo grado).
La presenza è garantita in zona rossa dal 50% al 75%. In zona gialla e arancione dal 70% al 100%.” E’ quanto prevede il decreto sulle riaperture che quindi aumenta dal 60% al 70% il limite minimo per le superiori in presenza nelle zone gialle e arancioni. Per le università il dl prevede che “dal 26 aprile al 31 luglio nelle zone gialle e arancioni le attività si svolgono prioritariamente in presenza. Nelle zone rosse si raccomanda di favorire in particolare la presenza degli studenti del primo anno”.

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Green Pass – “Le certificazioni verdi rilasciate dagli Stati membri dell’Unione sono riconosciute valide in Italia. Quelle di uno Stato terzo se la vaccinazione è riconosciuta come equivalente a quella valida sul territorio nazionale.” E’ quanto prevede il decreto sulle riaperture approvato in Cdm nel passaggio in cui si disciplina il “green Pass” per la circolazione tra Regioni italiane anche di diverso colore

Visite – “Dal 26 aprile e fino al 15 giugno, in zona gialla e arancione, è possibile andare a trovare amici o parenti in una abitazione privata (diversa dalla propria) in 4 persone al posto di 2.”

Spostamento tra Regioni – “Dal 26 aprile chi è munito di certificazione verde potrà spostarsi da una Regione all’altra anche se si tratta di zone rosse o arancioni.” E’ quanto prevede il decreto riaperture. Secondo quanto stabilito dal decreto “può avere il certificato verde:

  • chi ha completato il ciclo di vaccinazione (dura sei mesi dal termine del ciclo prescritto)
  • chi si è ammalato di covid ed è guarito (dura sei mesi dal certificato di guarigione)
  • chi ha effettuato test molecolare o test rapido con esito negativo (dura 48 ore dalla data del test)”
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Cinema e Teatri – In relazione all’andamento epidemiologico e alle caratteristiche dei siti che ospitano cinema, teatri, sale concerto e live club, si potrà autorizzare la presenza anche di un numero maggiore di spettatori all’aperto rispetto ai 500 previsti al massimo al chiuso e ai mille all’aperto o al 50% della capienza, nel rispetto delle indicazioni del Cts e delle linee guida. E’ quanto prevede il dl.

Eventi sportivi – E’ possibile autorizzare lo svolgimento di eventi sportivi di particolare rilevanza anche prima dell’1 giugno. Per tali eventi, e tenuto conto delle caratteristiche dei siti, è possibile autorizzare la presenza di un numero maggiore di 1.000 spettatori per gli impianti all’aperto o di 500 per quelli al chiuso.

Il ‘Tagliando’ – Un ‘tagliando’ al decreto legge a metà maggio, per valutare la sussistenza di presupposti per allentare eventualmente le misure nel caso che i dati epidemiologici lo permettano. E’ quanto si apprende da fonti di Governo.

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