Salvini il 'cristiano': "Abbiamo bisogno di turisti che pagano e non di migranti che paghiamo noi"

Il capo della Lega in caduta libera nei sondaggi si aggrappa alla xenofobia: "Vorremmo meno aperto il confine italiano, non ci possiamo permettere 2148 sbarchi in 24 ore"

Matteo Salvini
Matteo Salvini
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10 Maggio 2021 - 17.15


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Non c’è dubbio: quando uno si professa cristiano, poi è cristiano. Del tipo: bussate e vi sarà aperto. Oppure: ero straniero e mi avete accolto.

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Esistono però altri cristiani che usano il rosario, il crocifisso e il vangelo per predicare l’esclusione, il ‘prima gli italiani’ (o prima qualsiasi cosa) che con il cristianesimo ben pocco hanno a che fare.
E non persono occasione per dimostrarlo.

La riunione è stata molto positiva, è andata bene, abbiamo detto che ci sono tre priorità, la prima è ‘riaperture, riaperture, riaperture’. Ritorno al lavoro, di giorno e sera e senza coprifuoco, fidandoci degli italiani”. 


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Così Matteo Salvini, dopo aver incontrato i ministri della Lega, alla Camera. “Che questa sia la settimana giusta, si può prendere atto che aumentano i guariti e diminuiscono i malati”.
Poi la solita solfa sui disperati: “Vorremmo meno aperto il confine italiano, non ci possiamo permettere 2148 sbarchi in 24 ore, la soluzione c’è, l’ho dimostrato in un anno di governo”. 
“Ho chiesto a Draghi di fare come fanno gli altri, in Francia, Spagna e Grecia”, ha concluso il leader della Lega, ricordando come “abbiamo bisogno di turisti che pagano e non di migranti che paghiamo noi”.

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