Parole sconcertanti che danno una visione a dir poco oscurantista della società e del ruolo della donna.
“L’università di Bari spinge per far iscrivere ragazze a corsi di laurea tipicamente frequentati in prevalenza dai ragazzi. È naturale che i maschi siano più appassionati a discipline tecniche, tipo ingegneria mineraria per esempio, mentre le femmine abbiano una maggiore propensione per materie legate all’accudimento, come per esempio ostetricia.
Questo però non sta bene ai cultori del Gender, secondo i quali ci DEVONO essere il 50% di donne nelle miniere e il 50% di uomini a fare puericultura”.
Parole incredibili di Simone Pillon, senatore della Lega, aggiungendo che “ovviamente ognuno è libero, e ci sono le sacrosante eccezioni, ma è naturale che le ragazze siano portate verso alcune professioni e i ragazzi verso altre. Imporre ai maschi di pagare più delle femmine per orientare la libera scelta di un percorso universitario è un modo di fare ideologico, finalizzato a manipolare le persone e la società”.
Per Pillon “la cosa divertente è che proprio sulla base della stessa ideologia Gender, orgogliosamente propugnata dal DdL Zan, agli studenti maschi basterà auto-percepirsi come femmine per i pochi minuti necessari all’atto dell’iscrizione per poter beneficiare legalmente dello sconto…Già Manzoni insegnava che più le regole sono idiote, più è facile aggirarle…PS: Chissà cosa ne pensa il ministro…Proverò a chiederglielo”.