Andrea Ostellari (Lega), presidente della commissione Giustizia del Senato e relatore del disegno di legge contro l’omotransfobia in un’intervista al Corriere della Sera:
“Le audizioni? Non sono un problema. L’importante è che finalmente si parli del testo del ddl Zan. Cosa che fin qui non si è fatta. Io stesso le ho già ridotte dalle 225 che erano alle attuali 170. Ma si potranno eventualmente ridurre nel corso della trattativa a cui ho invitato i capigruppo”.
Ha poi continuato: “Sul testo attuale le divisioni sono molte, anche all’interno del centrosinistra. Le criticità del testo attuale sono ben note e non soltanto per quanto riguarda la Lega o il centrodestra: giuristi, la Conferenza episcopale, ma anche una parte della sinistra e la stessa Arcilesbica. Direi che il punto è stato detto bene dal vicepresidente Cei Giuseppe Baturi: ‘Tutelare la persona ma anche la libertà d’espressione’ – ha aggiunto – Io ho sentito delle aperture anche nel Pd. E ora voglio capire se c’è la volontà di arrivare a un nuovo testo condiviso. Se c’è, allora non credo che ci sarà una difficoltà delle parti a rinunciare a molte delle audizioni. Chiaro che se si dice ‘O Zan o nulla’, condividere diventa complicato’”.
Il leghista Ostellari sul Ddl Zan: "Pronto a ridurre ulteriormente le 170 audizioni, ma..."
Il presidente della commissione Giustizia del Senato e relatore del disegno di legge contro l’omotransfobia: "Bisogna arrivare ad un nuovo testo condiviso"
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27 Maggio 2021 - 08.08
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