La promessa di Letta: "La nostra lotta alle diseguaglianze comincia dai bambini"

Il segretario del Pd è intervenuto durante la conferenza dal titolo 'Infanzia ai margini? Diritto alla salute e disuguaglianze'.

Enrico Letta
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10 Giugno 2021 - 17.51


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Belle parole alle quale speriamo che possano seguire i fatti: ”E’ importante che ci sia la possibilità di inserire un argomento come questo dentro un complessivo discorso di lotta alle disuguaglianze che stiamo facendo nel nostro Paese.

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Cominciamo dai bambini nel cogliere il problema delle disuguaglianze.

Il nostro è un Paese nel quale si nasce da una parte o dall’altra d’Italia ma si nasce diversi quanto a prospettive. Nel nostro Paese questa è una disuguaglianza marcata perché è una disuguaglianza in cui la parte geografica gioca un ruolo rilevante. Ridurre le disuguaglianze rappresenta per noi un obiettivo a tutto tondo. Abbiamo lavorato nel Pnrr con il governo Draghi che stiamo convintamente sostenendo per riuscire a ottenere alcuni risultati significativi in questa direzione”.

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Così il segretario del Pd Enrico Letta, intervenuto durante la conferenza dal titolo ‘Infanzia ai margini? Diritto alla salute e disuguaglianze’.

“Stiamo lavorando dentro il Piano – prosegue – e attraverso riforme che vanno in parallelo per costruire un nuovo modello di welfare perché le vicende di questi ultimi mesi ci hanno insegnato e ci hanno raccontato una evidente difficoltà che il nostro Paese ha e questa evidente difficoltà è legata al fatto che un welfare che era costruito sull’Italia di ieri oggi non funziona più. E purtroppo, oltre a questo problema del modello di welfare, stiamo dentro una situazione di inverno demografico che da tanto tempo ormai, almeno da 2-3 decenni, sta mettendo in difficoltà il nostro Paese e il suo futuro. E oggi ci troviamo con difficoltà che sono pesanti, dure, e con queste difficoltà che sono legate a problemi di disuguaglianze geografiche a cui facevo riferimento prima e che ci obbligano a dare uno sguardo specifico al Mezzogiorno con la necessità di un impegno che sia specifico”.

“Noi dobbiamo lavorare su tre assi – aggiunge – che sono quelli principali dai quali dobbiamo smarcare le diverse iniziative e misure e soprattutto cercare di arrivare a dei risultati importanti. Il primo è quello dell’assegno unico, ad esempio. Quando parliamo di sostegno al reddito parliamo di uno strumento che rovescia una situazione che fino ad oggi aveva penalizzato le famiglie con genitori con lavori intermittenti o precari. Oggi entriamo in una fase in cui questa possibilità di venire incontro a partite iva, a precari, ad un mondo del lavoro completamente diverso, rappresenta un segnale molto importante di questo tema del sostegno al reddito”.
“Poi – continua Letta – c’è la questione dell’occupazione femminile che è intimamente e direttamente collegata alle questioni di cui parliamo oggi. ‘Infanzia ai margini’ è figlia di un tasso di disoccupazione femminile a livelli insostenibili in Italia. Noi vogliamo rovesciare questa tendenza. Abbiamo voluto nel Pnrr la clausola di premialità a favore dell’occupazione femminile e giovanile e riteniamo che questa sia una rivoluzione. E’ fondamentale perché la povertà infantile è collegata alle famiglie monoreddito, al tema della necessità di avere una capacità di rovesciare questa dicotomia ed essere in grado di avere, specialmente al Mezzogiorno, tassi di occupazione femminile ben più avanzati”.

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“Terzo asse è quello del sostegno ai servizi, attorno al quale costruire un welfare moderno, attento alle esigenze dell’infanzia, con uno sguardo sul futuro. Ho voluto mettere al centro di questa segreteria il tema dei giovani e delle donne. E il tema dell’infanzia è la congiunzione tra questi due aspetti. Questo tema non è sempre il cuore dell’attività politica di un partito e io ho voluto esserci per dire che i tempi sono cambiati e questo è il nostro impegno prioritario”, conclude.

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