Cacciari: “Conte e Grillo? Uno spettacolo miserabile, che Dio li perdoni!”

L'ex sindaco di Venezia: "Comunque finisca la diatriba con Conte, Grillo non farà nulla che vada contro la tenuta del Governo perché a quel punto si ritroverebbe senza neppure un deputato uno..."

Massimo Cacciari
Massimo Cacciari
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1 Luglio 2021 - 18.04


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di Antonello Sette

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Cacciari, Movimento 5 stelle ultimo atto?

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Può anche essere che trovino un accordo, come sarebbe ragionevole per loro e per gli interessi di entrambi, afferma l’ex Sindaco di Venezia rispondendo all’Agenzia SprayNews.

Beppe Grillo defenestra Giuseppe Conte. Il nuovo statuto dell’avvocato pugliese non s’ha da fare. E’ seicentesco. Si torna alla piattaforma Rousseau. Eppure per Grillo Conte era l’elevato che avrebbe avuto carta bianca per rifondare il Movimento…

L’atteggiamento di Grillo denuncia qualche squilibrio nel personaggio. Il giorno dopo aver benedetto Conte come leader più in pectore, che cosa fa? Destabilizza tutto in questo modo. Ci sono evidentemente anche dei fattori di ordine psicologico per un comportamento del genere.  

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Sembra di assistere a “Sei personaggi in cerca d’autore” di Luigi Pirandello.  Una recita completamente fuori dalla realtà. Lo sa che alla prima, al Teatro Valle di Roma. gli spettatori non ci capirono niente e gridarono “manicomio”? La situazione pentastellata è più o meno questa?

Direi proprio di sì con la differenza che nell’opera di Pirandello c’era una ratio. Qui una ratio proprio non riesco a vederla.

Che farà ora Giuseppe Conte, ovvero colui che per l’ultimo Grillo non ha né visione politica né capacità organizzative?

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Lei capisce bene che se uno che prima avalla Conte in quel modo entusiasta e poi lo tratta così, è chiaro che, o ci sono dei motivi che rimangono sconosciuti ai mortali, oppure, lo ripeto, non siamo di fronte a una persona perfettamente in equilibrio. Che cosa farà Conte? Se si separa definitivamente da Grillo, sarà costretto a tentare una strada propria con chi lo segue dei Cinquestelle ed eventualmente anche con altri. Non credo che a questo punto Conte sia intenzionato a tornare a casa, ma una strada propria, se non vuole fare l’uno o il due per cento, è molto difficile da percorrere. Occorrono soldi, finanziamenti e strutture. Ora non so Conte che spalle abbia. Sarà, presumo, in grandi ambasce anche lui. Secondo me, sia a Grillo che a Conte sraconverrebbe tornare ragionevoli e trovare un accordo, ma a questo punto è molto complicato perché rischierebbero di perdere la faccia tutti e due.

Conte era l’ancora di salvezza per molti dirigenti pentastellati altrimenti allo sbando. Avrebbe nelle loro speranze portato nuovi consensi e soprattutto abolito nel nuovo statuto il limite trappola del doppio mandato…

Una cosa, però, è certa. Comunque finisca la diatriba con Conte, Grillo non farà nulla che vada contro la tenuta del Governo perché a quel punto si ritroverebbe senza neppure un deputato uno. Il Governo può, quindi, continuare il suo mandato nella massima tranquillità mentre i due personaggi recitano questo spettacolo miserabile. Che Dio li perdoni.

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Io, però parlavo di Conte come l’ancora di salvezza a cui si aggrappavano Luigi Di Maio e la compagnia di giro che è oggi al potere nel M5s…

E’ vero, ma non decideranno per questo dove andare. Vedranno chi dei due contendenti dà loro più garanzie. Non so quali garanzie possa dare Grillo, anche se è il  fondatore del Movimento. Le garanzie di Conte sono molto misteriose. Sappiamo la fine che ha fatto Mario Monti da solo oppure lo stesso Matteo Renzi quando è uscito dal Pd.

Grandi sogni, grandi ideali, poi tutti in giacca e cravatta aggrappati a Conte e alle poltrone…

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Ma che novità! Lei aveva dei dubbi sul fatto che i Cinquestelle, una volta in Parlamento, si sarebbero comportati in quel modo. Tra l’altro la metà di loro non ha neppure alternative vitali. Io non faccio moralismi spiccioli. E’ evidente che, quando a monte manca una struttura e tutto va e viene senza nessuna strategia, chi finisce in Parlamento cerca di tenersi il posto.

Che cosa salva del Movimento 5 stelle?

Niente. Salvo solo il fatto che, in una fase molto brutta per il Paese, ha impedito una deriva di massa che sarebbe immediatamente e direttamente andata tutta a destra. E’ stato una diga rispetto a un’irrefrenabile ondata di pura destra.

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Che ne sarà di loro?

Non me ne frega niente. Qualcuno seguirà Conte. Qualcun altro resterà con Grillo. Anche se non escludo che riescano a trovare l’ennesimo pateracchio.

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