Meloni vuole condannare gli Stati dove l'omosessualità è reato: bene, ma cominci a scaricare Orban

L'iniziativa della estremista di destra non è tanto a favore della comunità Lgbtiq ma funzionale alla sua politica islamofobica sulla quale pensa di poter costruire le fortune elettorali

Giorgia Meloni
Giorgia Meloni
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6 Luglio 2021 - 12.47


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Si tratta di una battaglia, quella intrapresa dalla Capa di Fratelli d’Italia, volta a condannare gli stati Ue che considerano l’omosessualità un reato.
Certamente è da un lato giusta ma che appare totalmente strumentale, e paradossale, a causa del suo stretto rapporto con Orban: il primo Ministro Ungherese è conosciuto in tutto il mondo per aver approvato leggi che discriminano la comunità lgbtq+.
Ma non solo, questa battaglia è inoltre funzionale anche alla sua politica islamofobica dal momento in cui gli Stati presi in considerazioni sono, fondamentalmente, stati Islamici.
“Fratelli d’Italia ha presentato in Parlamento una mozione per impegnare il governo ad andare in Europa per chiedere che la Ue condanni apertamente gli Stati che prevedono nei loro ordinamenti il reato di omosessualità e non stringa con loro accordi di cooperazione culturale. Sono ben 69 le Nazioni che, spesso in virtù dell`applicazione della legge coranica, prevedono pene variabili da un anno fino all`ergastolo e alla pena capitale. Vedremo in Parlamento come si esprimeranno i cosiddetti ‘paladini dei diritti Lgbt’, che oggi chiedono di censurare le leggi approvate da Stati sovrani solo perché governati da governi a loro lontani ma che finora sono rimasti in silenzio quando si parla di difendere gli omosessuali in queste Nazioni. Basta ipocrisia”. Lo ha dichiarato la Capa di Fratelli d’Italia, Giorgia Meloni.

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