Salvini scarica la responsabilità a sinistra: "Se ddl Zan sarà bocciato, la colpa è loro"

Il leader della Lega sull'ipotesi di Berlusconi al Quirinale: "Prematuro parlarne ora"

Matteo Salvini
Matteo Salvini
Preroll AMP

globalist Modifica articolo

8 Luglio 2021 - 11.22


ATF AMP

Matteo Salvini fa spallucce sul Ddl Zan e dà la colpa al Pd e alla sinistra se non verrà approvato.
“La Lega lavora giorno e notte per dare risposte agli italiani su taglio delle tasse e creazione di lavoro, altri, da mesi, si occupano solo di ius soli e ddl Zan. Ognuno ha le sue priorità, per carità. Detto questo, io gli aumenti di pena per chi discrimina, offende o aggredisce due ragazzi o due ragazze che si amano le approverei oggi stesso.
Letta e il Pd invece insistono con l’ideologia, non ascoltando nemmeno gli inviti al dialogo della Santa Sede: la responsabilità dell’eventuale bocciatura della legge è tutta della sinistra”. Così il leader della Lega, Matteo Salvini, parlato della battaglia in Parlamento sul Ddl Zan in un’intervista a ‘Il Messaggero’. “La Santa Sede, molte associazioni di lesbiche e di femministe, realtà gay, tutto il centrodestra, Italia Viva e parecchi parlamentari di sinistra, tutti invitano al dialogo.
Ma Pd e 5Stelle non sentono ragioni, piuttosto che una nuova legge preferiscono buttare tutto a mare. E’ incredibile e irragionevole – ha aggiunto – noi vogliamo difendere il diritto all’amore di chiunque, senza pero’ intervenire a gamba tesa nelle scuole con teorie gender o simili, senza inventare nuovi reati a carico di chi difende la famiglia come riconosciuta dalla Costituzione”.
Sull’ipotesi di eleggere l’ex premier, Silvio Berlusconi, al Quirinale, Salvini risponde che “Berlusconi è stato, è e sarà un grandissimo, un numero uno, e ha tutta la mia stima, ma è prematuro parlarne ora, sarebbe anche irrispettoso nei confronti del presidente Mattarella e del premier Draghi”.
Ieri i sindaci sono scesi in piazza per protestare contro le norme che legano loro le mani. “Hanno ragione – osserva il senatore della Lega – e infatti uno dei referendum della giustizia propone l’abrogazione del decreto Severino che prevede la decadenza dei sindaci in caso di condanna di primo grado. Una follia. L’attuale formulazione dell’abuso d’ufficio è una follia, anche Raffaele Cantone aveva parlato di norma che non funziona. Pd e 5Stelle hanno sempre frenato, spero che ora i tempi siano maturi per un cambiamento”, conclude. 

Top Right AMP
FloorAD AMP
Exit mobile version