Le immagini delle torture sui detenuti hanno scioccato in molti: quello che ormai era una violenza silenziosa è venuta a galla proprio grazie alla diffusione di quei video.
Dopo l’inchiesta che ha portato alle 52 misure cautelari nei confronti dei poliziotti che dovranno rispondere di torture, maltrattamenti e falso, il premier Mario Draghi e la ministra della Giustizia Marta Cartabia visiteranno nel pomeriggio di oggi la Casa Circondariale ‘Francesco Uccella’.
L’incontro è previsto per le 16, al termine premier e ministra rilasceranno alcune dichiarazioni.
L’inchiesta era stata avviata a seguito delle denunce, da parte di alcuni detenuti, di violenze avvenute nei loro confronti come “punizione” per la rivolta scoppiata il 6 aprile 2020 a seguito di alcuni casi di positività al Covid in carcere.
Molteplici torture pluriaggravate, maltrattamenti pluriaggravati, lesioni personali pluriaggravate, falso in atto pubblico aggravato, calunnia, favoreggiamento personale, frode processuale e depistaggio.
Questi i reati dei quali a vario titolo dovranno rispondere i 52 destinatari dell’ordinanza emessa dal gip di Santa Maria Capua Vetere.
Violenze definite “degradanti e inumane” messe in atto per “dare un segnale forte”.
Le violenze, durate 4 ore, hanno rappresentato una “risposta” della Polizia penitenziaria alle proteste messe in atto il giorno precedente dai detenuti del Reparto Nilo.