Parole amare e preoccupate: “In diversi paesi europei c’è bisgono di più valori europei perché per la prima volta nella sua storia l’Unione europea è sfidata al suo interno sui valori europei e sullo stato di diritto. So quanto Più Europa si impegni su questo, è una battaglia comune. In Italia solo il nostro campo e tutte le persone che credono in questi valori europei stanno combattendo per rendere evidente che la nascita di questa rottura dei valori europei, che vive attorno alle iniziative del governo polacco e ungerese, debba essere emarginata, limitata”.
Lo ha detto il segretario del Pd Enrico Letta parlando al congresso di Più Europa.
“Purtroppo l’unico grande paese europeo dove invece accade il contrario, dove questa rottura trova larghi consensi sia l’Italia”, ha osservato. Nel documento dei sedici leader di destra sul ritorno a un’Ue basata sugli Stati nazione, ha ricordato Letta, “la maggioranza relativa ce l’ha l’Italia con la firma apposta da Meloni e Salvini, un documento che rappresenta l’anti Europa, il ritorno indietro, tutto ciò che di negativo abbiamo vissuto anche nei mesi di pandemia”.
“Se la pandemia è stata un problema lo è stata per i lasciti del sovranismo nazionale che non ha consentito all’Ue di avere competenze in materia sanitaria e di politiche sociali. Per colpa dei veti britannici e di altri paesi. Per non parlare dei diritti. Gli atti inquietanti del governo ungherese e del governo rappresentano un’aggressione ai diritti”, ha concluso.
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