Parole molto garbate ma nette contro Salvini e contro il suo avversario che alla sua prima uscita pubblica non si è presentato benissimo.
“Si voti a settembre per non mettere a rischio la salute dei nostri concittadini”. Lo ha detto il sindaco di Milano Beppe Sala, secondo il quale gli stipendi dei sindaci andrebbero alzati.
“Il fatto che non si trovino sindaci è un problema complesso: intanto lo stipendio, e lo dico non per me, che andrebbe decisamente alzato. E poi il Covid ci ha fatto ripensare alla qualità della vita che non è così alta come da un mestiere così bello ci si potrebbe aspettare”.
Quanto al leader della Lega Matteo Salvini, che lo attacca in quanto sindaco dei ‘salotti e della Galleria’, ed è contro le piste ciclabili a Milano, sostiene: “Non riesco a capirlo francamente. Da un lato ciò denuncia l’incapacità di alzare il livello della proposta, dall’altro lato tutto ciò è anche molto salviniano. In fondo anche questo è populismo: cercare sempre le cose più facili. In più mi viene da pensare che alla fine sia proprio una tattica di Salvini non alzare il livello del dibattito e pensare che i cittadini capiscano poco. Se no, non si capirebbe come può permettersi di dire che sta aspettando il suo turno per la vaccinazione e che la farà ad agosto. Ma ci prende per stupidi?”.
Inoltre, rispetto al candidato del centrodestra Luca Bernardo che ieri si è presentato affermando che è sceso in politica perché deluso dallo stesso Sala, il sindaco di Milano replica: “Sulla delusione di Bernardo non saprei dire, io per esempio non lo sto a giudicare come medico, perché suppongo sia capace. Mentre invece mi sembra che lui non abbia esperienza amministrativa e in questo momento è una mancanza grave. Nel prossimo anno e mezzo a Milano ci giocheremo tantissimo:
bisognerà far arrivare i fondi del Recovery fund e dovremo poterli spendere in un lasso di tempo breve; il che presuppone anche una certa conoscenza della macchina comunale. E non possiamo certo permetterci di far fare l’apprendistato a Bernardo”.
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