Non ha mai avuto paura di schierarsi Paola Turci: in passato ha appoggiato il movimento delle Sardine e ha ribadito il suo antifascismo.
Il comun denominatore di queste sue prese di posizione è stato sempre uno: aver scatenato contro di lei l’odio social generato dalla destra. Anche questa volta sarà così?
Non si placano le polemiche sul tweet del deputato della Lega, Claudio Borghi, che aveva scritto: “Terzo giornalista che chiama per sapere se sono vaccinato. Finora sono stato gentile, al prossimo parte il vaffanculo e la cancellazione dalla lista dei contatti. Perché questi eroi la prossima volta che intervistano un LGBT non gli chiedono se è sieropositivo e se fa profilassi?”.
La cantante Paola Turci ritwitta il post commentandolo con le parole “Siamo al delirio”.
E il giornalista Gianni Riotta le dà ragione: “Ahimé cara Paola non è delirio, che presuppone almeno incoscienza. È intolleranza, cinismo e la peggiore ignoranza, quella di chi si presume colto solo per albagia. Un caro saluto”. Immediata la replica della Turci: “Hai ragione Gianni”.