“Se ha il porto d’armi, come un milione e trecentomila italiani, certificati da questure e prefetture, è normale che un uomo giri armato”. L’assessore della Lega Matteo Salvini, ospite di “Agorà” su Raitre, torna sul caso dell’assessore leghista alla sicurezza Massimo Adriatici, che martedì sera a Voghera ha sparato uccidendo un 39enne a Voghera. “La domanda è bizzarra – aggiunge Salvini – se uno ha il porto d’armi è assolutamente normale”.
“Da quello che emerge colui che si è difeso sarebbe stato aggredito da un soggetto pregiudicato, clandestino, noto per violenze, aggressioni e atti osceni in città” dice ancora il leader della Lega. “Lasciamo che la magistratura, Polizia e Carabinieri facciano le indagini. Non sta a noi giudicare, lasciamo che emergano tutti i rilievi”. E ancora: “Naturalmente quando c’è un morto è sempre una sconfitta è sempre un momento di lutto, di preghiera e riflessione però. Però prima di giudicare o condannare, bisogna andarci molto cauti. Colui che ha reagito è un docente universitario di diritto penale e istruttore di forze di Polizia, avocato penalista noto e stimato in città, quindi non penso che Voghera si sia trasformata nel Far West”.
“Voglio disarmare i delinquenti e poi il processo spetta alle autorità. Se si tratterà, come si legge oggi su alcuni giornali, di legittima difesa, allora qualcuno dovrà chiedere scusa a questo assessore” afferma Matteo Salvini, notando che “si dice subito ‘assessore leghista’, se fosse stato del Pd magari non ci sarebbero stati tutti questi processi preventivi”.
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