Calderoli prende le distanze da Salvini e dai No vax: il ministro ha riconosciuto la pericolosità, e l’inutilità, delle proteste in piazza da parte di chi il green pass proprio non lo vuole.
“Le manifestazioni vanno segnalate alle autorità ma soprattutto va garantito che non possano diventare un mezzo di diffusione del virus. Quell’assembramento, con le persone le une addosso alle altre senza mascherina, è stato pericoloso per la salute, a partire da quella dei manifestanti”.
Così il vice presidente del Senato, il leghista Roberto Calderoli, parlando con il Corriere della Sera delle manifestazioni contro il Green pass, soprattutto nella sua città.
“Cosa abbia significato per Bergamo il Covid lo constato ogni volta che vado ad un gazebo. C’è sempre qualcuno che mi ricorda una persona scomparsa. E sono tutti anziani, i leghisti della prima ora. Lutti gravissimi per noi”, ha raccontato.
“Da un lato, va sempre garantita la libertà di protestare contro decisioni politiche o di governo che non si condividono. Ma dall’altro, bisogna rispettare le regole”, prosegue parlando del corteo no-vax a Bergamo.
Riguardo ai no Vax, non ha dubbi: “Credo che sbaglino nella maniera più totale. Lo dico da medico e da cittadino. Io appena ho potuto mi sono vaccinato. E ringrazio Dio di aver già fatto la prima e la seconda dose. Chi non si vaccina commette un grosso errore”.
Quanto al Green pass: “Per me il certificato è una soluzione giusta in un momento sbagliato”. Ovvero: “Voglio dire che per imporre il certificato bisogna essere in condizioni di garantire il vaccino a tutti. Solo così si toglie anche l’eventuale alibi a chi lo rifiuta. E invece, ci sono già Regioni che non riescono a garantire le iniezioni e così la mancanza di green pass non si può addebitare al cittadino che non ne ha colpa”.
Argomenti: covid-19