Zaia attacca Salvini sul green pass: "Leghisti in piazza? Mi rifiuto di pensare che sia  la linea del partito"

Il presidente del Veneto: "Se invochiamo la libertà per qualsiasi cosa perdiamo il minimo senso del bene comune"

Luca Zaia
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30 Luglio 2021 - 10.14


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Va dritto al punto il presidente del Veneto Luca Zaia commentando i colleghi di partito leghisti scesi in piazza nelle manifestazioni contro il Green Pass: “Mi rifiuto di pensare che sia quella del partito”.
In un’intervista al Corriere della sera difende a spada tratta il valore scientifico dei vaccini: “C’è ancora chi dice che il virus non esiste e che è un complotto. Incuranti del fatto che i vaccini funzionino”.
“Se inventassero oggi la penicillina, avremmo i social pieni di gente che dice che una muffa non se la inietta”, ha proseguito il governatore, secondo il quale “siamo passati da una sanita’ pubblica che faceva le profilassi a scuola a un punto in cui e’ difficile fare un tampone perche’ veniamo accusati di infilare microchip nel naso dei bambini”.
La misura e’ colma per Zaia.
“Se invochiamo la liberta’ per qualsiasi cosa – ha affermato -, perdiamo il minimo senso del bene comune. Oggi riguarda i vaccini, domani qualunque scelta di sanita’ pubblica”. Eppure, prosegue, “la mia generazione la distingui perche’ sulla spalla ha la cicatrice della vaccinazione”.
Ad ogni modo, “un discorso è discutere legittimamente sull’obbligatorietà” dei vaccini, “come fa il segretario Salvini. Altra cosa e’ farsi portatori di una linea in cui io assolutamente non mi identifico”, ha detto il leghista tornando a riferirsi ai suoi colleghi scesi in piazza. 

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