La destra cerca di speculare sulle suppletive, soprattutto nel tentativo di delegittimare il Pd a giuda Letta che si è esposto in prima persona.
“‘Ma proprio ora? Non era meglio rinviare all’autunno, dopo le elezioni?’. Sento spesso aleggiare questi interrogativi da quando, la scorsa settimana, in concomitanza con i risultati molto negativi degli stress test della Bce, e’ stato annunciato il negoziato tra Unicredit e Monte dei Paschi di Siena”.
Cos+ il segretario del Pd Enrico Letta in una lettera al quotidiano La Repubblica.
Per Letta, “è un approccio vecchio alla questione che lascia intendere una strategia, o meglio una non strategia, di corto respiro: ancora un rinvio, poi magari di nuovo un altro, lasciando tutti – cittadini, lavoratori, investitori, istituzioni – nell’incertezza e nell’attesa non si sa più bene di cosa. Io questo approccio lo rigetto”.
“Penso al contrario che il voto per le suppletive debba essere il momento della verità su Siena e non l’ennesimo esercizio di retorica di chi aggira i problemi reali, lasciandoli congelati e sullo sfondo – ha proseguito Letta -. Anche per questo ho deciso di accogliere l’invito del territorio a candidarmi per il centrosinistra: dire no sarebbe stata diserzione. Per la portata nazionale e internazionale della questione, certo. Ma anche perché questo passaggio rappresenta una occasione di verità e riscatto per tutta la Toscana, con l’opportunità di mettere in campo con nettezza le idee chiave sul suo futuro. Non una lista della spesa indistinta, ma poche e nette priorità”.
Argomenti: enrico letta