Briatore: "Il Reddito di cittadinanza andava sospeso in estate" (per poter pagare una miseria i camerieri?)

L'imprenditore: "In Italia non c'è alcun giovane che ha voglia di lavorare durante la stagione estiva"

Flavio Briatore
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2 Settembre 2021 - 11.37


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Non conosce forse i salari offerti ai giovani, per lavorare magari 12 ore al giorno fine settimana compresi, per permettersi di parlare così di lavoro.
Paghe misere che rendono schiavi chi le accetta, ma lui sembra vivere in un altro pianeta.

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In Italia c’è “il problema del reddito di cittadinanza, non c’è alcun giovane che ha voglia di lavorare durante la stagione estiva” e “non è vero che si offrono contratti bassi” e quindi “il governo doveva sospendere il reddito da maggio a ottobre, dare la possibilità ai giovani di fare la stagione e poi riprendeva a ottobre. Lo Stato risparmiava e magari c’è qualcuno che trovava lavoro per tutto l’anno”.

Questo sostiene l’imprenditore Flavio Briatore, che ricorda come “a fine aprile mancava lavoro in tutti i centri commerciali, i ristoranti erano disperati perché non trovavano personale. Il reddito di cittadinanza andava sospeso per la stagione”, ribadisce.

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Quanto alle polemiche legate all’offerta economica bassa da parte degli imprenditori, che spingerebbe i giovani ad ‘accontentarsi’ del reddito di cittadinanza, per Briatore “si tratta di cavolate. Un ragazzo che lavora al Twiga – spiega – ha uno stipendio minimo di 1.800 o 1.900 euro al mese.

In Italia una stagione dura 4 mesi. Ripeto, dovevano abolirlo, lasciare che i ragazzi lavorassero con salari ovviamente corretti e poi riprenderlo. Così si risparmiavano 5 mesi di reddito e invece, mantenendolo durante la stagione, i giovani ci chiedono di lavorare in nero, una cosa che non possiamo permetterci di fare”, conclude Briatore.

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