La risposta a Salvini non tarda a mancare, dopo che il leader della Lega oggi aveva segnalato come nel suo operato di cinque anni, il sindaco non abbia mantenuto nessuna promessa.
“Io ricorderei a Salvini che nel 2018/2019 Milano è stata dichiarata la città più vivibile d’Italia.
Poi è arrivato il Covid che come una safety car ha rimesso tutti più allineati. Penso che all’epoca in cui Salvini è stato parte della maggioranza non si poteva neanche immaginare di essere la città più vivibile d’Italia”.
Così Giuseppe Sala, a margine dell’inaugurazione della casa dei volontari del Pd, ha replicato al segretario della Lega.
“Non sono assolutamente d’accordo: le cose non stanno così”, ha detto Sala, osservando che “è chiaro che c’è la dialettica elettorale e bisogna anche affrontarla con calma e con un sorriso di più e la mia reazione è assolutamente ironica e scherzosa”.
Per questo la promessa del sindaco ai cittadini è quella di “fare una campagna elettorale incisiva nei programmi ma leggera nelle modalità”.
“Io penso – ha aggiunto Sala – che abbiamo una proposta, una squadra e un’idea per la città secondo me anche migliore rispetto a 5 anni fa.
Io sono un po’ più esperto, ho una squadra anche più larga e Milano dopo questi 10 anni di buon governo può fare anche il salto di qualità, mettendosi all’avanguardia nel gruppo delle città internazionali. Vogliamo essere molto molto ambiziosi per la nostra città”. Infine, alle critiche del centrodestra sulle promesse non mantenute nelle periferie, il primo cittadino ha ribattuto: “Noto che i quartieri che noi consideriamo più delicati sono i quartieri in cui le case Aler sono la cifra comune. Questa è la mia verità”.
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