Cosa si intravede all’orizzonte del partito democratico? “In questo momento sto facendo il presidente della Regione. Vorrei che ognuno di noi facesse quello che sta facendo e provasse a farlo bene, sarebbe già una rivoluzione”.
È la risposta del presidente dell’Emilia-Romagna Stefano Bonaccini a chi gli chiede di un suo futuro impegno come segretario nazionale Pd.
“A me di quello interessa molto molto poco, mi interessa invece provare a dare una mano perché questo paese riparta”, dice Bonaccini, interpellato stamane su Radio Capital. “Nella mia vita- ricorda però- ogni volta che mi hanno chiesto di fare qualcosa se c’era consenso mi sono messo a disposizione. Così come se domattina mi dicessero di smettere dovrei solo ringraziare per quello che ho potuto fare”.
Il dem ricorda inoltre che il suo nome era circolato parecchio anche ai tempi delle dimissioni di Nicola Zingaretti.
“Quando si dimise Zingaretti fui tra i tanti che chiamarono Enrico Letta per dirgli: guarda, si fa anche il mio nome per un eventuale congresso, tocca a te. Perché se avessimo fatto un congresso mentre c’erano centinaia di decessi, migliaia di ricoverati al giorno e il Pnrr che non era pronto, dissi che avrebbero dovuto mandarci a casa a calci nel sedere tutti quanti del Pd”.
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