Ha ragione, anche perché con la pandemia che non arretra più di tanti una minoranza non vaccinata può provocare sconquassi, soprattutto con la variante Delta più letale e contagiosa di altre che potrebbe aggredire anche i vaccinati più fragili.
“Sono convinto che dalla tragedia della pandemia possa venire fuori una grande opportunità sociale per tutto il Paese e a maggior ragione per le province autonome e più in generale per le regioni. La priorità oggi deve essere la protezione della salute e della vita e non mi sembra che sia quello che chiedono anche in queste ore Lega e Fratelli d’Italia a Roma. Non vi nascondo che sono molto preoccupato per il legame sempre più forte che c’è tra Salvini e Meloni sulla lotta alla pandemia. Trovo altresì assurdo che si debba aspettare la stagione autunnale per prendere atto che quei 10 milioni di italiani che non si sono vaccinati debbano farlo. Gli ospedali vanno protetti e salvaguardati. Non possiamo chiedere a medici e infermieri, per il secondo anno consecutivo, di fare sacrifici immani. Non sono giustificati atteggiamenti no vax”.
Così Francesco Boccia ex ministro per gli Affari regionali e le autonomie a Bolzano al convegno organizzato da Eurac Research “Nuove normalità – Vecchie sfide”.
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